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lunedì 31 marzo 2014

RICHIESTA ANNULLAMENTO DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE


Al Sindaco
Al Segretario Generale
Al Collegio dei Revisori
Al Responsabile dell’Area Guidotti Domenico
Comune di Ceglie Messapica

      e p.c.                          A   S.E. il Prefetto Di Brindisi
piazza S.Teresa
72100 Brindisi

Al Presidente del Consiglio Comunale
Ceglie Messapica


Oggetto: richiesta di annullamento della delibera di Giunta Comunale n. 63 del 26-03-2014


Premesso che:

-         in data 26 marzo 2014 la Giunta Comunale ha deliberato la modifica dell’art. 27 del “Regolamento Generale delle Entrate Tributarie;
    
-         la modifica apportata non può essere applicata in quanto il nuovo testo è stato adottato da un organo diverso da quello che ha deliberato il provvedimento originario;

-         l’Amministrazione Comunale non è abilitata a modificare un atto la cui provenienza deriva da un altro organo che si è pronunciato in prima istanza.


Noi Consiglieri Comunali riteniamo illegittima la delibera n. 63 del 26-03-2014, con la quale la Giunta Comunale ha modificato il Regolamento Generale delle Entrate Tributarie, in quanto è il Consiglio Comunale l’organo titolare della potestà regolamentare, fatte salve eccezioni espressamente previste dalla legge e, pertanto, qualsiasi modifica di un regolamento riservato alla competenza esclusiva del Consiglio Comunale, non può che provenire dal Consiglio medesimo, così come disciplinato dalle norme contenute nel TUEL art. 42, comma 1, e che la Giunta sia competente all’adozione di tutti gli atti di indirizzo, programmazione e controllo politico-amministrativo non riservati al Consiglio o al Sindaco (art. 48 TUEL).
La prospettata iniziativa della Giunta è dunque lesiva delle competenze espressamente riservate dalla legge al Consiglio Comunale.

I Consiglieri Comunali ricordano, inoltre, che una delibera in cui è riportata la modifica di un regolamento non può essere resa immediatamente esecutiva.

Si chiede

di annullare l’atto amministrativo in questione e di inviare il regolamento al Consiglio Comunale  per la sua approvazione nella parte modificata.

 Ceglie Messapica lì 31-03-2014
I Consiglieri
Nicola Trinchera
Rocco Argentiero
Donato Gianfreda


giovedì 31 maggio 2012

IMU: MOZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI CENTRO SINISTRA



Pubblichiamo di seguito la mozione con la quale i consiglieri comunali di centro sinistra chiedono al Sindaco di rimborsare ai cittadini, come da impegno assunto in sede di Consiglio Comunale, le somme applicate con la tassa una tantum dell’addizionale Enel 2011:


MOZIONE
Consiglieri Comunali Centro Sinistra

Oggetto: Provvedimenti aliquote IMU

Premesso

che con il decreto legge 201 del 2011, convertito dalla legge 214 del 22-12-2011 è stata istituita una nuova tassa denominata IMU (imposta municipale propria);

che sulla base della normativa attualmente in vigore, sono tenuti a pagare l’IMU tutti i possessori di fabbricati compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze;

che le aliquote  IMU 2012 possono essere fissate da ciascun comune aumentando o diminuendo l’aliquota ordinaria che per le abitazioni sono così fissate dalla legge:

-         l’aliquota di base dell’imposta è pari allo 0,76 per cento. I comuni con deliberazione del Consiglio Comunale, adottata ai sensi dell’art. 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono modificare in aumento o in diminuzione l’aliquota di base sino a 0,3 punti percentuale;

-         l’aliquota per l’abitazione principale e le relative pertinenze è ridotta allo 0,4 per cento. I Comuni possono modificare in aumento o in diminuzione la suddetta aliquota sino a 0,2 punti percentuale;

-         l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9, comma 3-bis, del decreto legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133 è ridotta allo 0,2 per cento. I Comuni possono ridurre la suddetta aliquota fino allo 0,1 per cento;

-         i Comuni possono ridurre l’aliquota di base fino allo 0,4 per cento nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell’art. 43 del testo unico di cui al d.p.r. n. 917  del 1986, ovvero nel caso di immobili posseduti dai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, ovvero nel caso di immobili locati.

Considerato

che il prelievo fiscale   dell’ IMU incide considerevolmente sul bilancio delle famiglie che sono costrette ad affrontare con difficoltà  la pressione fiscale determinata con il decreto Salva-Italia e lo stato della crisi economica che il Paese sta vivendo;

che la quasi totalità delle famiglie di Ceglie Messapica vive con un solo reddito ed in molti casi fa riferimento ad un lavoro precario o a tempo determinato;

che nel corso degli anni le stesse famiglie hanno fatto enormi sacrifici per possedere un’abitazione di proprietà;

che il reddito medio ai fini dell’addizionale IRPEF nella nostra città è al quindicesimo posto dell’intera provincia di Brindisi.

Ritenuto

che la situazione economica contingente non consente di vessare ulteriormente i cittadini, anzi ci obbliga, almeno moralmente di rendere meno gravosa la pressione fiscale.

Impegna il Sindaco e la Giunta
al fine di rimborsare ai cittadini, come da impegno assunto dal Sindaco in sede di Consiglio Comunale, le somme applicate con la tassa una tantum dell’addizionale Enel 2011 equivalenti a 230.000 Euro, ad utilizzare le facoltà ed i poteri previsti per legge attraverso:

-         una riduzione dell’aliquota per l’abitazione principale e pertinenze, fino al massimo dello 0,2 per cento determinando l’aliquota all’0,2 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU dello 0,3 per cento per la seconda casa che risulti ad uso gratuito ai figli e/o parenti entro il 1° grado ed adibita ad abitazione principale determinando l’aliquota all’ 0,46 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU per i fabbricati rurali ad uso strumentale fino al massimo dello 0,1 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU per i beni immobili non produttivi di reddito fondiario, sino al massimo dello 0,4 per cento;

-         non aumentare l’aliquota di base dell’imposta.