giovedì 27 settembre 2012

EPPURE SOFFIA...



Nel 1976, all’epoca del debutto ufficiale con “Eppure soffia”, Bertoli ha già pubblicato una manciata di 45 giri, il primo dei quali nel ’73 per le edizioni di Servire il popolo (il gruppo extraparlamentare di sinistra nel quale militavano il futuro giornalista “fazioso” Michele Santoro e il futuro assessore allo Sport del Comune di Milano, Aldo Brandirali).
Brano di un’attualità indiscutibile, soprattutto in questi giorni in cui con i fatti di Taranto non si sente parlare d'altro,   “Eppure soffia” è ricordata come un inno all'ecologismo. Descrizione dolente, rabbiosa di catastrofi ed orrori compiuti da individui privi di scrupoli che viene contrapposta con potente effetto poetico alla forza primigenia, naturale del vento, che "accarezza sui fianchi le montagne / e scompiglia le donne fra i capelli / corre a gara in volo con gli uccelli".
Il brano, pur dipingendo un quadro drammatico della situazione ecologica, risulta immediato nella sua poesia e nella sua emozione comunicando un messaggio positivo nella mente dell’ascoltatore.
Infatti, se "Il vecchio e il bambino" di Guccini sembrava portare alla rassegnazione, la forza viva di Bertoli offre una speranza e una spinta ad agire e questo perchè il vento è da sempre simbolo di vita, quindi di movimento, forza, energia, ma anche di volontà, di anima, di azione.
Il messaggio è un invito a lasciare aperto uno spiraglio di speranza in un mondo che le strofe del brano descrivono con toni crudi e apocalittici, ma estremamente aderenti alla realtà.
La vita è una lotta e non ci può essere resistenza senza speranza.
Nonostante tutto c'è sempre una via di uscita, o comunque ci piace pensare che possa essere così.

EPPURE SOFFIA 
E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario

e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!

Nessun commento:

Posta un commento