La "Festa della Liberazione" è la
vittoria dei Partigiani antifascisti che organizzarono la Resistenza per
riconquistare la libertà e la democrazia.
25
Aprile, una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo
che oggi possiamo sentirci liberi.
Qualcuno,
con il chiaro intento di sminuire quei
valori insiti nel 25 aprile, afferma che ormai questa ricorrenza rappresenta
solo un ricordo sbiadito e che quei
principi non hanno più motivo di essere ricordati.
Noi riteniamo che non ci sia nulla di più
sbagliato in questo modo di ragionare.
La "Festa del 25 aprile" viene chiamata
anche Festa della Libertà poichè è un'occasione per ricordare che la
libertà non è un valore gratuito, che esiste automaticamente o che è una
condizione che si mantiene da sola o una cosa scontata.
"La libertà non viene mai concessa volontariamente
dall’oppressore, dev’essere pretesa dagli oppressi" - (Martin Luther King).
È proprio per questo che la resistenza non è solo il 25 aprile.
La
resistenza è ogni giorno: nella difesa dei nostri valori, della nostra libertà,
resistenza contro l’ingiustizia nelle sue varie manifestazioni, sia come
singoli individui, intesa come caparbietà nel sopravvivere a tutti i costi in
realtà quotidiane drammatiche, sia come collettività, nella difesa collettiva
dei valori e dei diritti condivisi.
Quotidianamente
c’è sempre qualcuno che cerca di portarci via la libertà, che cerca di
sottomettere o di condizionare la nostra libertà di pensiero, di offuscare le
nostre idee, sfruttando anche situazioni di disagio.
E
ad ogni attacco, ad ogni attentato ai valori umani occorrerà sempre dare una
dura risposta a difesa degli stessi. Questa è la Resistenza.
Da
Martin Luther King a Ernesto Che Guevara, fino ad arrivare ai Nostri Peppino
Impastato, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Renata Fonte, ecc., tutte
persone che nel tentativo di difesa dei
loro ideali e di resistenza contro i poteri forti, malvagi e ingiusti hanno
sacrificato le loro vite.
La
loro resistenza e il loro sacrificio hanno dato, sia pure dopo la loro morte, i
loro frutti, trovando il giusto riconoscimento e la realizzazione di ciò per
cui avevano deciso di lottare.
Resistenza
è anche quella della gente comune che non riesce ad arrivare alla fine del mese e combatte
tutti i giorni con la povertà, e nonostante tutto, stringe i denti e riesce ad
andare avanti non dandosi per vinta.
Resistenza
è anche quella delle migliaia di operai che difendono i loro diritti
scioperando e manifestando nelle piazze gridando ad alta voce il proprio dissenso.
E ancora: A Reggio Calabria una imprenditrice, Rosy Canale, picchiata e
ridotta in fin di vita dalla mafia che voleva toglierle l'attivita che
chiude; a Monasterace (RG) il sindaco Maria Carmela Lanzetta si dimette
dopo le minacce e gli attentati della mafia.
Di fronte a questi atti di violenza la prima fonda il "Movimento donne di San Luca e della Locride" associazione contro la criminalita' e la
seconda ritira le sue dimissioni per portare a termine il suo mandato.
Anche questa è resistenza!
In
altri termini, “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa
dovere” - (Bertolt Brecht).
Dunque,
chi afferma che ormai il 25 aprile è solo un ricordo lontano, oltre a non aver
mai conosciuto il sacrificio e la sofferenza, è solo ispirato dall’interesse di
prevaricare, di dominare il prossimo scorgendo in coloro che difendono
quei valori, un grande ostacolo,
l’ostacolo alla sua avidità e ai suoi progetti di prevaricazione e di dominio.
Ecco
perché il 25 aprile, la Resistenza e la conquista della libertà, sono valori
che non dovranno mai essere dimenticati, ma sono e devono sempre essere tenuti
presenti e ritenuti attuali più che mai!!!
Oggi come ieri c'è bisogno di resistenza!!!
Oggi come ieri c'è bisogno di resistenza!!!
Sinistra
Ecologia Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica
Nessun commento:
Posta un commento