mercoledì 23 maggio 2012

GLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANO...




 

Ricorre oggi il XX anniversario della strage di Capaci in cui persero tragicamente la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, i tre agenti della scorta.
Vent’anni non sono pochi.
Eppure per chi quel giorno c’era, sembra solo ieri.
Un avvenimento che ha segnato le nostre vite.
Per chi, come chi scrive, all’epoca era poco più che adolescente, quel 23 maggio 1992 resta un segno indelebile.
Un avvenimento che, a tratti incomprensibile per la mente ingenua di un adolescente dell'epoca, col passare degli anni, rivela sempre più la sua tragicità.
Molti aspetti e retroscena di quell’evento, difficili da comprendere pienamente per gli adolescenti di allora, oggi appaiono chiari e limpidi alla mente adulta di quelle stesse persone oggi quarantenni, oggi madri e padri di famiglia, ed il valore di quegli uomini, o meglio di quegli Eroi, appare ancora più in tutto suo splendore, perché se non ci fossero stati loro questa società sarebbe sicuramente peggiore di ora.
Ecco perché il ricordo di quell' evento va trasmesso come un testimone, di generazione in generazione.
A 20 anni da quel tragico attentato, la lotta contro il crimine organizzato dev’essere tuttora viva e l'impegno sempre più forte, perché soltanto la memoria e l'educazione alla legalità possono fare da monito e da antidoto per le future generazioni.
Per questo, ricordare il sacrificio di due grandi uomini come Falcone e Borsellino, che hanno pagato con la vita il loro impegno nella lotta contro la mafia, non significa soltanto rendere loro omaggio, ma anche riconfermare un impegno della società a non abbassare mai la guardia, perchè l’impegno per la legalità è una priorità assoluta.
La reazione immediata e di massa di questi giorni all'attentato di Brindisi e all'assassinio della giovane studentessa Melissa Bassi, al di là della matrice mafiosa o meno che l'ha ispirato, ci dimostra che il principio di legalità è ben presente nei giovani e nei meno giovani e questo anche grazie a gente come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ma occorre fare ancora di più.
Solo se la comunità si mobilita in massa si potrà fermare la criminalità, perché, come diceva lo stesso Giovanni Falcone “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone).
Affinchè la comunità si mobiliti sempre e comunque, è necessario educare le giovani generazioni alla legalità sin dai loro primi passi, ogni giorno, affinchè il sacrificio di questi eroi non venga reso vano, e affinchè la mente dei giovani ne comprenda il valore sin dalla loro esistenza e non solo quando si sono sacrificati, perché "Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia  svanirà come un incubo" (Paolo Borsellino).
Oggi dunque è' più che mai necessario che soprattutto i giovani non si lascino scoraggiare da minacce e da atti intimidatori come quello di Brindisi.
E' con questo spirito che il Circolo S.E.L. "Peppino Impastato" di Ceglie Messapica intende omaggiare Giovanni Falcone, sua moglie e tutti gli uomini della sua scorta e rivolgere un pensiero alla piccola Melissa, assassinata proprio dinanzi ad una scuola che porta il nome del giudice  Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo.

Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali,
 continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini."  
                                                  Giovanni Falcone




Sinistra Ecologia Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica

Nessun commento:

Posta un commento