mercoledì 9 maggio 2012

"LA MAFIA E' UNA MONTAGNA DI MERDA"

" A Giuseppe Impastato
assassinato dalla mafia il 9 Maggio 1978.
Il centro Impastato ricorda il suo contributo di idee e di esperienza nella lotta contro il dominio mafioso e per il rinnovamento della società."



Recita così la targa affissa davanti la porta di "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato", diversi anni prima che la magistratura riconoscesse la morte di Peppino come assassinio per mano della mafia. Ci sono voluti ben 23 anni prima che i mandanti fossero individuati e condannati. Ci sono voluti ben 23 anni di lotte, di ricorsi, di esposti, di petizioni affinché la madre, Felicia Bartolotta, il fratello, Giovanni, e tutti gli amici avessero giustizia per Peppino, abbandonato per 23 anni anche dalle Istituzioni. Ma alla fine la verità è venuta a galla. La verità viene sempre a galla.
Ed oggi, 09 Maggio 2012, vogliamo ricordarlo nell'anniversario della sua uccisione per onorare la memoria di un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla ribellione contro "la montagna di merda" che, col suo olezzo, impedisce ad ogni essere vivente, che ha la sfortuna di entrarci in contatto, di poter vivere libero. Perché "la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare, prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!" e Peppino aveva ragione.
Quanti politici, quanti soggetti all'interno delle Istituzioni e della società civile, quante persone (se così possono essere appellate) fanno oggi parte di questo esercito silenzioso e invisibile? Perchè sì, è questo ciò a cui ha sempre ambito la mafia: confondersi, nascondersi, mescolarsi tra la gente e non essere più riconoscibile, così da lavorare indisturbata per i propri interessi.
Ma pare sia accaduto qualcosa di più grave all'interno nostro Paese: non solo è diventata irriconoscibile, ma, laddove viene riconosciuta, c'è gente che continua ancora a voltarsi dall'altra parte, facendo finta che certe cose, certi atteggiamenti, facciano parte integrante della nostra cultura, della nostra identità. Ed è per questo che dobbiamo fare in modo che uomini come Peppino non vengano mai dimenticati. E' per questo che le sue parole, le sue idee, il suo messaggio venga divulgato come se lo stesse facendo lui stesso dai microfoni di Radio Aut. Perché nessuno possa ancora essere costretto ad abbassare la testa o non possa indignarsi contro qualcosa che può e deve essere sconfitta!


Tuttavia, la lotta, oggi, è diventata ancora più difficile, sebbene il vero volto di questo fenomeno, che ha fatto sua l'arte della dissimulazione, sia stato smascherato, grazie anche a coloro che hanno pagato con la vita il prezzo della libertà. Infatti è grazie al loro sacrificio che il "braccio armato" di Cosa Nostra è stato, in parte, disarmato, anche se la mafia dai "colletti bianchi" rimane ancora al proprio posto, dove decide le sorti di un intero popolo, se non dell'umanità tutta.

Non restiamo indifferenti di fronte a tutto questo, non dimentichiamo, non voltiamoci dall'altra parte, non trinceriamoci dietro il muro dell'omertà, poiché solo in questo caso, allora, il sacrificio di Peppino sarà vano!
Non facciamolo solo per lui, facciamolo anche per noi: è un nostro sacrosanto diritto vivere in un Paese che ci garantisca giustizia, Istituzioni trasparenti e politica pulita. Come quella che "lui" faceva ai suoi tempi.
Perché, come amava ripetere continuamente Felicia, "state attenti, occhi aperti, il futuro siete voi", ed aveva proprio ragione: il futuro siamo noi. Un futuro ricco di buona politica, legalità e senza "montagne di merda".




1 commento:

  1. Nella sua accezione più pura il potere prevede una partecipazione collettiva,uguali opportunità,dialogo,confronto,arricchimento reciproco,pari dignità per tutti,nessuno escluso.Ma nel momento in cui le necessità di molti vengono posposte ai capricci di pochi,allora non si parla più di potere,ma di dominio,non si parla più di puri valori,ma di tirannia dei valori,per dirla alla C.Schmitt.Peppino Impastato era un uomo semplice,figlio di una Italia onesta e perbene,non quella terra crassa e volgare che si compiace del suo marciume culturale e umano,retaggio di una politica che ha perso ogni aderenza con una realtà postiva,propositiva.Peppino Impastato era un uomo perbene,un fulgido esempio di uomini che dicono quello che pensano e fanno sempre quello che dicono.Se poi per tutto questo c è un prezzo da pagare,beh,onestà,coerenza e assoluta pulizia morale prezzi non ne pagano.Mai.A niente e nessuno.Non voglio aggiungere niente alla storia,nella quale quest uomo è entrato in punta di piedi,ma con la forza spaventosa della sua integrità.Niente se non un timido grazie,niente se non un piccolo atto di omaggio ad un uomo perbene.Uno dei migliori uomini della nostra storia,il Comandante Ernesto Che Guevara ebbe a dire che chi lotta può anche perdere mentre chi non lotta ha già perso.Non aggiungo altro.Grazie,lucente esempio per quanti credono che qualcosa di buono possa ancora accadere,che qualcosa di buono sia ancora possibile.Grazie Peppino.

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