Finalmente l’incubo della
sanità pugliese volge al termine.
La Giunta Regionale ha
approvato la delibera che sancisce il via libera alle assunzioni
all’interno degli ospedali.
Per anni, la Regione, per
legge, non poteva spendere nella sanità perché aveva l’obbligo del piano di
rientro della spesa.
Il piano di rientro è una
imposizione della Ragioneria del Ministero dell’Economia, con la
quale si decide la spesa massima che una regione può fare all’interno
del proprio sistema sanitario e che l’allora ministro Tremonti applicò alla
Puglia, a causa di scelte sbagliate del passato e che la Giunta Vendola ha
dovuto subire.
Dopo aver rispettato ciò che il
Ministero aveva imposto
e cioè l’aggiustamento dei conti della spesa sanitaria regionale, oggi si
riparte con le assunzioni.
Il piano concordato con il
Ministero della Salute prevede un programma triennale di 2.433 assunzioni
che la Regione effettuerà con risorse proprie, cioè con i risparmi ottenuti
nel rispettare il piano di rientro.
Nel 2014 ci saranno 703
assunzioni che si aggiungono alle 445 previste da un precedente atto
dell’aprile ultimo scorso.
Dunque in totale 1.148 nuovi
operatori sanitari che andranno a ripopolare le corsie degli ospedali di
tutta la Puglia garantendo tutti i servizi di emergenza urgenza e i servizi
territoriali.
Di questi 60 nell’ASL di
Brindisi, 418 nell’ASL di Bari, 158 nell’ASL di Taranto, 29 nell’ASL di Lecce e
38 nell’ASL della BAT.
Nel 2015, sempre grazie ai
risparmi ottenuti, sarà possibile realizzare la seconda parte del piano
triennale con altre 1000 assunzioni. Finalmente dopo tre anni di
sacrifici, oggi si riparte con grande ottimismo, dando una risposta ai bisogni
assistenziali dei pugliesi e degli ammalati.
Direttivo
Sel
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