giovedì 28 giugno 2012

TERRONI - I PATRIARCHI


quadro realizzato da A. Gianfreda

Ancora si trae olio, al Sud, da ulivi, dicono, messi a dimora dai compagni di Ettore che affrontò Achille, di Enea che fondò Roma, di Paride che sedusse Elena e segnò la rovina di Troia.

Un appassionato studioso … Leone Salvatore Viola, ha ragionato sulla curiosa conformazione degli antichi uliveti ..: gli alberi appaiono  raggruppati nel raggio di pochi metri, a tre, a quattro per volta, mentre larghi spazi, inspiegabilmente vuoti, separano quei piccoli arcipelaghi vegetali l'uno dall'altro.
Sono piante domestiche, non selvatiche; ma nessun contadino le sistemerebbe in quel
modo.
E allora? È un affascinante fenomeno, racconta Viola, a disegnare quella strana geografia arborea: gli ulivi "camminano" e quegli esemplari tanto bizzarramente disposti sono il frutto della «frammentazione migrante» di ceppi antichissimi, forse plurimillenari.
Cosa vuol dire?
«Nessun albero» dicevano i greci «cresce sino al cielo.» Anche quelli delle specie più longeve, raggiunta la massima dimensione, muoiono

L'ulivo no: cresce, si svuota, continua a crescere ma, invece di morire restando uno, si scinde in più individui (sapevamo già che è saggio, no?), i quali riavviano il ciclo, entro certi limiti di tempo e di spazio.

E il mio scopo non è verificare l'età degli ulivi di cui parliamo, ma cogliere i significati non vegetali, diciamo così, e i comportamenti umani che rendono plausibile, verosimile o vero quel che è narrato.
Viola dice che, per gli ulivi della valle del Garga, il diametro del fusto cresce, all'inizio, di un centimetro e mezzo all'anno; poi meno. Dopo un secolo, l'aumento si riduce a pochi millimetri e verso i seicento-ottocento anni, a mezzo millimetro. È allora che, al massimo del suo diametro, l'ulivo comincia a dividersi: il tronco, spesso ormai vuoto, in corrispondenza di ferite, nodi, potature, attacco di parassiti, si assottiglia, rinsecchisce, muore e si crepa verticalmente. Questo può avvenire in più punti o più volte, nel tempo, sino a frammentare il tronco in tre, quattro, cinque parti.
Ognuna delle quali comincia, verso i mille anni, una vita propria, perché, in corrispondenza delle fratture, dove il tronco muore, si estinguono pure le radici. La ceppaia si divide e ogni "pianta derivata" si porta via, in dote, la sua parte di fondamenta. Questo innesca il meccanismo che fa "camminare" gli ulivi: la parte interna dei "nuovi" alberi è ormai legno morto e radici estinte; solo sul lato esterno possono crescere radici per generare e alimentare corteccia giovane; ma più si sviluppa la faccia verde, più si estingue quella interna. «Una pianta derivata da scissione» scrive Viola «è perciò caratterizzata da un lato che vive e un lato che muore.» Dal quale i contadini usano asportare il legno ormai buono solo per il focolare. L'uomo, in tal modo, collabora all'opera della natura. «E, con la potatura, determina e contiene la forma degli ulivi nel tempo» spiega Pofi. «Quando il tronco con i secoli si caria e il legno interno si degrada, è sempre l'uomo che con il suo intervento ne determina la frammentazione, salvaguardando le parti sane.»
«Ne risulta, così,» conclude Viola «una pianta che "cammina", andando alla deriva nella direzione della parte verde del tronco.» I nuovi ceppi procedono nel verso da cui gli arriva il sole; prendono le distanze dalla loro vecchiaia e inseguono la loro gioventù: non si può dire che siano estranei al fusto da cui nacquero, perché sono parti di quello; ma non si può dire che siano ancora quello, diviso in più pezzi, perché ognuno ha ormai radici, sviluppo e percorso propri.

…gli ulivi "camminano" anche gettando polloni dalla base del tronco, o dalle radici distanti dal tronco, pure uno-due metri, a volte

Gli ulivi sorti da scissione si muovono come i popoli del Mediterraneo: derivano, conservando, quale punto di riferimento comune, la memoria di un'origine, il tronco che non c'è più.

L'ulivo è pianta domestica: può vivere così a lungo, svilupparsi, dividersi, derivare, rinascere da un pollone e ricominciare, solo se, per tutto il tempo, l'uomo la cura; se pota i rami bastardi e alleggerisce la pianta; le tiene, zappando, sgombro il terreno intorno da essenze infestanti e più aggressive (molte); la libera dal legno morto. Quando ciò non avviene, l'ulivo inselvatichisce, decade e diviene sterile in pochi anni, quasi sempre soffocato dall'avanzata della quercia, che gli toglie terra e sole.

Pensate per un attimo cosa vorrebbe dire se, come Leone Viola ha cercato di dimostrare, davvero furono esuli troiani a piantare quegli alberi: in fuga dalla distruzione del loro mondo, si portarono appresso i codici e gli dei, per cementare il patto fra di loro; e piante di ulivo, per stringerne uno con la nuova terra …... Il patto era: io ti darò olive per accompagnare il pane, olio per la cucina e la lucerna, legna per il focolare; tu mi darai acqua se piove poco, farai respirare con la zappa le mie radici, toglierai il legno sterile dalle mie spalle.

Ora, siano tremila anni o meno, centoventi-centocin-quanta generazioni o poche decine …., qualcuno ha sempre potato quegli ulivi, zappato sulle radici, asportato il legno morto. Cambiavano dèi, popoli, lingue, città "derivate" sostituivano le antiche, ma quel patto di reciproca assistenza non conosceva interruzione. Non tutti hanno avuto cura del proprio padre, qualcuno l'ha lasciato morire da solo, e la statistica sui parricidi ci dice che, in tanti secoli, c'è stato chi ha ucciso il suo. Ma persino chi non accudì il padre continuò a farlo con gli ulivi.
La prova è che gli alberi sono ancora lì. Altrimenti sarebbero inselvatichiti, decaduti, morti.

da "TERRONI" di Pino Aprile - Capitolo VI

I Patriarchi affondano le loro radici nel mito. Sono il frutto magnifico e imperituro della generosità di Atena, dea della saggezza, che regalò l’ulivo all’uomo.
L’uomo ricambiò la generosità della dea chiamando Atene l’allora capitale dell’Attica, regione della Grecia. Sin dalla notte dei tempi i Patriarchi non hanno mai fatto mancare la loro ombra ad una umanità che mille e mille volte è morta e rinata su sé stessa, sulla vita, sulle lacrime, sul sangue e sui sorrisi dell’uomo.
Spettatori meravigliosi di ciò che era uomo, di ciò che siamo, di ciò che forse diventeremo o che magari non diventeremo mai…
Esempio poetico e stupendo di valori che si rigenerano su loro stessi, perennemente. Valori il cui senso pieno è sempre lì e non dovrebbe diventare mai polvere pronta ed essere dispersa dal vento. L’uomo nuovo, figlio prediletto e anelato di una rivoluzione ormai quasi secolare purtroppo non è arrivato.
Il senso di quei valori è andato perduto. Non abbiamo saputo collaborare con la natura, non abbiamo saputo eliminare, come si fa con il tronco dei Patriarchi, quelle parti che inficiano una fisiologica, essenziale, vitale rigenerazione.
I figli forti e bellissimi dei Patriarchi non sono cresciuti lì, nelle vicinanze, ma si sono ritratti, camminano altrove, paiono scostare, con disgusto misto a terrore il nostro degrado morale. I Patriarchi ci hanno abbandonato.
W.B. Yeats avrebbe detto: “Non si possono più pensare le cose cui troppo a lungo si è pensato, chè la bellezza muore di bellezza, il merito di merito. E le antiche fattezze si cancellano….Noi spettatori ridiamo di tragica gioia”
Non lo abbiamo capito. Se così fosse stato forse i Patriarchi non proverebbero orrore e disgusto per quello che siamo. Magari ci parlerebbero di nuovo, forti di quei valori dei quali sono depositari, usando ad esempio la voce di Nelly Sachs per dirci: “Voi che amate, voi che anelate, udite, voi, malati di commiato, siamo noi, che cominciamo a vivere nei vostri sguardi, nelle vostre mani che vanno in cerca nella luce azzurra, siamo noi, che odoriamo di domani”.

 Il forum "Cultura" di Sinistra Ecologia Libertà - Circolo "Peppino Impastato" Ceglie Messapica

martedì 26 giugno 2012

L'OSPEDALE NON VA STRUMENTALIZZATO

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto dei Consiglieri Comunali di centro-sinistra in merito alla Sanità locale.


Il Fallimento di questa Amministrazione Comunale è sotto gli occhi di tutti.
Invece di spiegare ai cegliesi perché si sono persi 952.500 euro di finanziamento del progetto “Casa Mea” con il quale si doveva ristrutturare l’immobile adiacente alla casa degli anziani, si ritorna a parlare dell’ospedale civile con dichiarazioni che, alla luce dei fatti, sono semplicemente delle falsità. Utilizzare l’apparente buona fede o l’insipienza di qualche consigliere comunale di maggioranza così come è successo con l’episodio della Risonanza Magnetica per cui anche a Roma si son fatte delle grandissime risate, significa mortificare le persone e dimostra una totale incapacità amministrativa. Come Consiglieri Comunali del Centro Sinistra esprimiamo soddisfazione in ordine alle azioni che la direzione dell’ASL BR1 ha messo in atto per la riqualificazione dello stabilimento di Ceglie Messapica. E’ utile fare menzione dei servizi sanitari che ad oggi sono in funzione all’interno della nostra struttura ospedaliera. Sono stati attivati il day service medico per la cura e la prevenzione del diabete e dell’ipertensione, il day service ortopedico per il tunnel carpale, ulteriormente implementato da aprile per l’effettuazione di interventi di chirurgia della mano, del piede e per l’artroscopia. Per quanto concerne il servizio di radiologia con annessa TAC, a seguito della sentenza del TAR di Lecce, favorevole all’ASL, con cui è stato respinto il ricorso, gli uffici dell’azienda si sono già attivati per accelerare la consegna e l’installazione della TAC. Sono stati attivati e sono tutti occupati gli 8 posti letto in sinergia con l’ospedale di Comunità. Operano all’interno della nostra struttura ospedaliera gli ambulatori specialistici di allergologia, di cardiologia, di chirurgia vascolare, di fisiokinesiterapia, di medicina dello sport, di otorino, di urologia e di oculistica. Per quanto riguarda oculistica è stato attivato il day surgery  della cataratta. Per attivare il modello assistenziale denominato progetto “Nardino” è stato avviato un corso di formazione per 24 infermieri ed 1 assistente sociale. In ordine all’attivazione del centro di assistenza dialitica è stata indetta la gara d’appalto, per un importo di 447.970 euro, per realizzare le postazioni per i pazienti in emodialisi.
Invece, per quanto riguarda l’attivazione de Centro Risvegli, gli uffici preposti della Regione Puglia, sono ancora in attesa che il Sindaco invii la richiesta di verifica di compatibilità della struttura, senza la quale non è possibile rilasciare le dovute autorizzazioni. 
Il Sindaco Caroli è stato sollecitato ad adempiere a questa richiesta da parte dell’ASL, la prima volta il 12 aprile e la seconda volta il 5 giugno scorso con raccomandata (siamo in possesso della ricevuta di ritorno), senza che si sia ancora adoperato.
Se il Sindaco pensa di mettere il bastone fra le ruote per poi strumentalizzare politicamente tutta la questione, sappia che ricadrà su di lui tutta la responsabilità della mancata attivazione del Centro Risvegli. 
I Consiglieri Comunali del Centro Sinistra continueranno a profondere il massimo impegno  affinché lo stabilimento ospedaliero di Ceglie Messapica non venga a perdere questa opportunità.
  
I Consiglieri Comunali del Centrosinistra:
Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda, Nicola Trinchera

domenica 24 giugno 2012

SINDACO .....SVEGLIATI!!!!




 
Di seguito il comunicato stampa di Toni Matarrelli, Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà e componente della Commissione Sanitaria, col quale si invita e sollecita il Sindaco a trasmettere "la richiesta di verifica di compatibilità", un atto formale, già richiesto da qualche tempo al Sindaco e senza il quale la procedura per l'apertura di un Centro Risvegli nella nostra città non potrà trovare attuazione. 

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Il servizio sanitario della nostra Regione nei giorni scorsi ha dovuto dar vita alla seconda fase del piano di rientro. La nostra provincia ha dovuto dismettere ulteriori 121 posti letto in riferimento all’ultimo accordo della Conferenza Stato-Regioni in cui è stabilita, entro il 31-12-2012, la disattivazione di ulteriori 800 posti letto di cui 370 nelle aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale, 130 negli Enti Ecclesiastici e 300 nelle case di cura private accreditate. La Regione è stata costretta ad un ulteriore ridimensionamento procedendo ad una rimodulazione di alcune discipline in eccesso rispetto agli standard dell’agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali. Ulteriori disagi e sacrifici stante la necessità di dare attuazione all’accordo innanzi richiamato ed attuare definitivamente il Piano di Rientro.
Nella nostra provincia di Brindisi invece sono state introdotte alcune misure atte a garantire il diritto dei cittadini alle cure migliori possibili. Per la prima volta sul territorio brindisino, presso l’ospedale neurolesi-motulesi di Ceglie Messapica, saranno attivati 20 posti letto per l’Unità Spinale. Inoltre è in fase avanzata sempre a Ceglie Messapica la proposta riguardante l’attivazione di una struttura di riabilitazione extraospedaliera denominata “Centro Risvegli”. Una struttura in grado di garantire un’attività complementare che vada a completare un’offerta assistenziale nell’ambito di un vero e proprio distretto riabilitativo.
L’ASL di Brindisi con nota n. 73688 del 9-12-2011 ha trasmesso alla Regione la delibera con cui veniva chiesta l’attivazione presso l’ex stabilimento ospedaliero di Ceglie Messapica di una struttura di riabilitazione extraospedaliera denominata Centro Risvegli. La Regione, tramite l’assessorato alle Politiche della Salute – Servizio Accreditamento e Programmazione Sanitaria chiariva che la procedura per l’istituzione del Centro Risvegli, essendo questa una attivazione di nuove funzioni sanitarie aggiuntive rispetto a quelle autorizzate è soggetta ad autorizzazione ai sensi della legge regionale n.8 del 2004, specificando che la relativa istanza deve essere presentata al Comune nel cui territorio è ubicata la struttura, il quale, entro trenta giorni dovrà richiedere al competente servizio regionale la verifica di compatibilità.
Al momento con nota del 12 aprile 2012 l’ASL di Brindisi ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica l’autorizzazione alla realizzazione del Centro Risvegli allegando la relazione tecnica delle opere da realizzarsi e la relativa pianta planimetrica. 
In qualità di Consigliere Regionale, facente parte  della commissione sanitaria, rivolgo un appello al Sindaco di Ceglie Messapica affinché  inoltri al competente servizio regionale la richiesta di verifica di compatibilità ai sensi dell’art. 7 della legge regionale n. 8 del 2004, senza la quale non sarà possibile procedere all’attivazione del Centro Risvegli.
 La realizzazione a Ceglie Messapica di un Centro Risvegli consentirà di realizzare una struttura efficiente in grado di assicurare per l’intera provincia risposte appropriate, garantendo livelli di sicurezza sanitaria per tutti i cittadini.
Brindisi, 23 giugno 2012
Toni Matarrelli – Consigliere Regionale SEL

 

venerdì 15 giugno 2012

GIOIA E RIVOLUZIONE

Gli Area - International POPular Group, o più comunemente Area, sono un gruppo musicale italiano attivo dal 1972.
L'obiettivo dichiarato del gruppo è il superamento dell'individualismo artistico per creare una "musica totale, di fusione e internazionalità". Per raggiungere questo scopo gli Area hanno creato un'originale fusione di differenti generi musicali, dal rock progressivo più aperto alle influenze del free jazz alla musica elettronica, dalla musica etnica alla sperimentazione, con costanti riferimenti all'impegno politico.
Una musica che si fa filosofica nel momento in cui essa rompe schemi, mette in discussione certezze, allarga i confini del pensiero, aiuta a scoprire mondi inediti verso nuove possibilità di esistenza.
Gli Area raccontano le contraddizioni della società italiana (e non solo…) degli anni settanta, ne suonano e ne cantano le crepe, le ferite, le miserie. Ma ne mettono in luce anche le lotte e i tentativi di rivincita, le istanze di cambiamento, dipingendo un mondo nel quale è sempre più necessario rivedere, riformulare e rimodificare gli assetti di potere stabiliti in virtù di un nuovo di cui si sente -anche oggi un bisogno sempre più urgente.
Una delle più belle canzoni degli Area, che, nella formidabile interpretazione di Demetrio Stratos, segnò un’epoca, è rappresentata da “Gioia e rivoluzione”
Stratos, che la cantava nell’ormai lontano 1975, preparando la strada a una generazione di intellettuali impegnati, cercava di spiegare che la vera rivoluzione doveva passare, prima di tutto, attraverso le arti.
Nel caso specifico di Gioia e Rivoluzione‚ il mitra da utilizzare per sensibilizzare i potenti era rappresentato da un contrabbasso, ma, a pensarci bene, le armi utilizzate per lottare per costruire un mondo migliore potrebbero essere anche il pennello di un pittore o la penna di uno scrittore, lo scatto particolarmente ispirato di un fotografo o il pezzo illuminante di un giornalista libero di scrivere/dire quello che pensa. Perché tutto ciò che riusciamo a fare con passione estrema è una forma di arte.
Il messaggio, sempre valido, sempre attuale, è che se ognuno di noi esprimesse il proprio dissenso e la propria rabbia e la propria ribellione con qualsiasi forma di comunicazione o arte, allora inizierebbero tempi davvero complicati per chi amministra il potere.
 


AREA - Gioia e rivoluzione

Canto per te che mi vieni a sentire
suono per te che non mi vuoi capire
rido per te che non sai sognare
suono per te che non mi vuoi capire

Nei tuoi occhi c'è una luce
che riscalda la mia mente
con il suono delle dita
si combatte una battaglia
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare

Il mio mitra è un contrabbasso
che ti spara sulla faccia
che ti spara sulla faccia
ciò che penso della vita
con il suono delle dita
si combatte una battaglia
che ci porta sulle strade
della gente che sa amare



Sinistra Ecologia Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica

sabato 9 giugno 2012

S.E.L. DALLA PARTE DEGLI ANIMALI




nella foto due cuccioli raccolti nei pressi di un cassonetto sul nostro territorio e adottati

Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze si presenta puntuale l’annoso problema degli abbandoni di animali domestici, che non solo condannano a morte migliaia di cani e gatti ogni anno, ma sono all’origine di numerosi incidenti.
Senza considerare le decine (se non centinaia) di cuccioli che vengono abbandonati giornalmente durante tutto l’anno nei pressi dei cassonetti presenti nelle nostre campagne.
Si moltiplicano allora gli appelli delle associazioni animaliste e gli spot televisivi che cercano di sensibilizzare i proprietari “senza cuore” a non lasciare per strada il compagno peloso che è stato fedele per tutto l’anno.
E un valido aiuto in tal senso arriva dalle centinaia di messaggi e di post che vengono fatti circolare sulle reti facebook e twitter da parte di quei ragazzi sensibili al problema, che improvvisandosi volontari, favoriscono ed incentivano l’adozione dei cuccioli abbandonati, riuscendo spesso a trovare loro una sistemazione.
Ciò dimostra che non tutta la popolazione è insensibile al problema e che un valido aiuto arriva soprattutto dalle giovani generazioni.
Tuttavia, ci si rende conto che questa apprezzabile azione non è sufficiente per risolvere il problema.
Noi riteniamo che ci sia bisogno di andare alla radice, ancor prima dell’abbandono.
L’aiuto più grande in tal senso non può che arrivare dalle istituzioni ed in particolare dai Comuni.
Ci siamo mai chiesti come mai la Puglia, pur essendo tra le Regioni meglio dotate di valide leggi e strumenti atti a contrastare il fenomeno del randagismo, registra il più elevato numero di cani randagi?
La risposta è che gli strumenti  messi a disposizione dalle leggi nazionali e regionali restano solo sulla carta a causa del disinteresse e delle inefficienze delle amministrazioni comunali che non vi danno attuazione.
È evidente che il Comune di Ceglie è tra questi.
Quando parliamo di aiuto da parte dei comuni non ci riferiamo certo all'accalappiamento e alla consegna ai canili lager senza che al problema venga data una reale soluzione, che è quanto viene già fatto sul nostro territorio.
È invece più che mai necessaria una campagna di informazione dei cittadini circa le normative già esistenti a tutela dei diritti degli animali (microchip, anagrafe canina, sterilizzazione obbligatoria dei cani vaganti sul territorio, figura del cane di quartiere, lotta contro i bocconi avvelenati etc.) e una sensibilizzazione della cittadinanza circa il controllo delle cucciolate padronali mediante la sterilizzazione.

Sinistra Ecologia e Libertà, molto attenta al problema, ha sempre ritenuto importante la tutela ed il rispetto degli animali. 
Il Circolo SEL “Peppino Impastato” di Ceglie Messapica intende portare avanti un programma di attuazione della tutela degli animali e di lotta al randagismo, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, circa le normative già esistenti a tutela dei diritti degli animali cercando di darvi attuazione.
Alcune iniziative sono già in cantiere. Chiunque abbia a cuore il problema della tutela degli animali è invitato a collaborare.
Pertanto, se, come diceva Gandhi, “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono misurare dal modo in cui tratta gli animali”, oggi è più che mai necessario che le istituzioni e gli enti locali (Regioni e Comuni in testa) si occupino della tutela e salvaguardia degli animali d'affezione, come atto di civiltà.



Sinistra Ecologia Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica

venerdì 8 giugno 2012

ASPETTANDO...

Nato nel 1999, il gruppo milanese “Le Vibrazioni”, conosciuto forse più per brani dal contenuto “leggero”,  almeno in apparenza, scende in campo per alcuni importanti temi sociali tra i quali la lotta all’abbandono estivo dei cani, in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
Il video di “Aspettando” in versione cartoon, vince il premio Animaclip nella sezione Provocazioni del Giffoni Film Festival.
Il brano, pubblicato nel 2005, tratta il tema sempre attuale dell’abbandono, parla dell’attesa fedele del cane e della sua disillusione crudele, parla di tutti quei cuccioloni, 130 mila ogni anno, che vengono lasciati in autostrada alla partenza per le vacanze e che aspettano invano il ritorno del padrone.
“Aspettando” comunque vuole essere una canzone dedicata a tutte le attese e a tutti gli abbandoni estivi, perché in estate l’ansia da vacanza e la superficialità di alcuni individui porta a sbarazzarsi di qualunque cosa e di chiunque possa essere di intralcio.
Scrive Francesco Sarcina, voce delle Vibrazioni: «Quella mancanza d'amore, di comando e potere è facile da attuare solo su un cane, perché il cane non potrà mai dire a nessuno chi è stato a infliggergli tanta umiliazione e tanta sofferenza».
Riprendiamo questo brano poiché tratta un tema sempre  attuale ma che ritorna con tutta la sua drammaticità in questo periodo, con l’avvicinarsi delle vacanze estive, ma anche perché il tema sarà ampiamente trattato dal circolo Sel “Peppino Impastato”.
A breve un comunicato del Circolo sul “randagismo e sulla tutela degli animali” in genere.


 
Aspettando
il ciclo di stagioni
che è sempre uguale
Aspettando
di rimanere
un'altra volta da solo
Solo
solo come uno stupido cane
cani che
stanno peggio di me
tutto il giorno aspettandomi
non m'importa di chi soffre con me
non m'importa di restare con te
tu che mi usi come io uso te
a passare il tempo senza rimpianti
non mi dire cosa è meglio per noi
perché il mio cuore se ne frega di te
se ne frega di te
se ne frega di te
se ne frega di te
Aspettando
l'inevitabile bella stagione
Aspettando
per la macchina il giorno migliore
ma in prigione tu
dovresti stare tu che sei nell'errore
di tradire così
colui che invece
resterebbe comunque sempre al tuo fianco
non m'importa di chi soffre con me
non m'importa di restare con te
tu che mi usi come io uso te
a passare il tempo senza rimpianti
non mi dire cosa è meglio per noi
perché il mio amore se ne frega di te
Respira lentamente
e pensa che
c'è chi sta molto, molto peggio di te
c'è chi viene abbandonato
in mezzo ad una strada
o in mezzo a un prato
sfortunato
se ne frega di te

giovedì 7 giugno 2012

IMU : Stangata contro le famiglie




Dopo il disastro lasciato da Berlusconi anche gli interventi che il governo Monti sta adottando sono inaccettabili.
L’IMU è una stangata che colpisce i lavoratori, i pensionati, i precari e le famiglie, mentre manca una tassazione anche minima sui grandi patrimoni e sulle grandi rendite.
A Ceglie Messapica  la quasi totalità delle famiglie vive con un solo reddito ed in molti casi fa riferimento ad un lavoro precario o a tempo determinato.
 Nel corso degli anni le stesse famiglie hanno fatto enormi sacrifici per possedere un’abitazione di proprietà, mentre il reddito medio ai fini dell’addizionale IRPEF nella nostra città è al quindicesimo posto su venti dell’intera provincia di Brindisi.
Il Comune può incidere sulla gravosità dell’IMU modificando in aumento o in diminuzione l’aliquota per l’abitazione principale e le relative pertinenze sino a 0,2 punti percentuale.
Ciò significa che, se solo l’amministrazione lo volesse, i cittadini andrebbero a pagare una somma irrisoria rispetto a quella che sarebbero tenuti a pagare se tale modifica non venisse applicata.
Il Partito di Sinistra Ecologia Libertà condivide e sostiene le proposte avanzate dai Consiglieri Comunali del centro sinistra finalizzate a ridurre la pressione fiscale sui cittadini più deboli :

-         una riduzione dell’aliquota per l’abitazione principale e pertinenze, fino al massimo dello 0,2 per cento determinando l’aliquota all’0,2 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU dello 0,3 per cento per la seconda casa che risulti ad uso gratuito ai figli e/o parenti entro il 1° grado ed adibita ad abitazione principale determinando l’aliquota all’ 0,46 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU per i fabbricati rurali ad uso strumentale fino al massimo dello 0,1 per cento;

-         una riduzione dell’aliquota IMU per i beni immobili non produttivi di reddito fondiario, sino al massimo dello 0,4 per cento;

-         non aumentare l’aliquota di base dell’imposta. 

Le difficoltà provocate dai provvedimenti del governo Monti per ciò che riguarda l’IMU devono spingere l’Amministrazione Comunale a gettare un ponte di aiuto nei confronti delle tante famiglie in difficoltà.

Sinistra Ecologia Libertà continuerà nella mobilitazione contro questo balzello odioso e inaccettabile.

Sinistra Ecologia Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica

domenica 3 giugno 2012

IL CONTINENTE DI CARTA

La musica più di una volta è stata al centro di progetti di solidarietà, impegnando front-man e band popolarissime su diversi fronti. Seguendo il credo che alcuni tipi di messaggi si veicolino con più facilità se passati attraverso testimonial e personaggi famosi, il mondo musicale non si è tirato indietro, creando un repertorio di canzoni e band impegnate nell’ambito sociale. Così anche la lotta contro la pena capitale è da anni un campo di battaglia cruento per quanto riguarda la conquista dei diritti umani, ed i musicisti non si sono risparmiati. Cantautori “impegnati”, ma anche innumerevoli band, hanno appoggiato la campagna per l’abolizione della pena capitale, miscelando arte ed argomentazioni, musica e parole.
In Italia, nella primavera del 1988 vede la luce il terzo album dei Litfiba, “Litfiba. 3”.
Si tratta dell'album più politico del gruppo fiorentino. Politico già dalla copertina, in cui è ritratto Willy Nelson Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Louisiana il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza, espressi anche da alcuni membri della giuria. Ed al tema della pena di morte è dedicata anche la terza traccia dell'album, la splendida Louisiana.
Il brano, dall’atmosfera a tratti cupa, si riferisce alla pratica della sedia elettrica in vigore nello Stato appunto della Louisiana.
Il testo descrive gli ultimi momenti di attesa del detenuto in catene (resti ad aspettare) fino al momento di cavalcare il fulmine.
Un’ultima sigaretta e poi quel trono esploderà.
Inevitabile la critica alle contraddizioni dell’America (“Piove, piove/sul continente di carta”). Pur essendo uno degli stati più evoluti del mondo e avendo un teoricamente efficiente sistema legislativo, negli USA ci sono molte discriminazioni verso alcuni gruppi di persone.
Più del 40% dei condannati a morte negli USA sono neri, sebbene essi costituiscano soltanto il 12% della popolazione totale. Circa l'80% dei condannati a morte sono riconosciuti colpevoli di omicidi di bianchi, nonostante neri e bianchi siano vittime di omicidi in misura simile.




Louisiana
Oh, Louisiana
Piove su di noi
Le nostre catene
Louisiana
Resti ad aspettare
E arriva il momento
Di cavalcare il fulmine
Louisiana
Oh, Louisiana
L'ultima sigaretta
Miccia al tabacco
Poi il mio trono esploderà
Apritevi finestre
Suonate campane
Il mostro nero elettrico
Oh, Louisiana
Piove su di noi
Strade imperfette
Ma tutto brucia già
Bruciano i deserti
Dell'umana carità
Louisiana
Piove su di noi
Louisiana
Piove, piove
Sul continente di carta
Piove, piove
Un oceano di carta