Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Peppino Impastato.
Nasce a Cinisi il 5 gennaio 1948 da Felicia
Bartolotta e Luigi Impastato.
Avrebbe compiuto 65 anni oggi.
Peppino ha dimostrato che è
possibile ribellarsi, cambiare strada, non abbassare la testa e muovere altre
coscienze.
“La storia di Peppino Impastato è una storia di giovani, di ideali, di
coraggio, di ribellione e anche di violenza. È una storia tutta italiana. Per
aver dichiarato una guerra irridente e beffarda alla mafia, Peppino fu ucciso
in una notte siciliana di tanti anni fa e la sua morte, come quella di mille
altri, era destinata esclusivamente ad aggiornare quella lista infinita di
crimini relegati nelle pagine della cronaca".
Ci
preme sottolineare l'importanza di ricordare la nascita, come un momento più
legato alla vita e all'idea che "Peppino è vivo".
"Se la figura di Peppino ha continuato a vivere lo si deve soprattutto
all’impegno sociale e civile del fratello Giovanni, assieme a quello dei
compagni di Peppino e al Centro siciliano di documentazione a lui intitolato, e
a quel vibrante messaggio che, da trent’anni, portano in giro in tutt’Italia e
anche all’estero.”
(tratto da “Resistere a Mafiopoli” di Giovanni
Impastato e Franco Vassia)
"Il 10 maggio, al funerale, Giovanni, alzava il pugno come a rispondere al coro dei compagni, quasi tutti accorsi dai paesi vicini e da Palermo. Più che un funerale era una manifestazione, un corteo in cui il dolore si animava di rabbia e di voglia di continuare, nonostante tutto".
(tratto da “Resistere a Mafiopoli” di Giovanni
Impastato e Franco Vassia).
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