Ieri
sera a Ceglie Messapica affollatissima iniziativa pubblica con Giovanni
Impastato che ha presentato il suo libro sulla vita del fratello Peppino
Impastato, ucciso dalla mafia.
Alla
presenza del Consigliere comunale Nicola Trinchera e del Consigliere regionale
Toni Matarrelli, ha coordinato la serata la Segretaria del Circolo
Sel “Peppino Impastato”, Romina Albano.
Di fronte ad una sala gremita soprattutto da giovani, ha poi preso la parola l’autore
Giovanni Impastato che ha subito chiarito di non sentirsi uno scrittore e con
linguaggio semplice e diretto, ha ripercorso la storia del fratello, così come
raccontata nel libro. Per questo
il libro si presenta sotto forma di intervista, rivolta allo stesso Giovanni
Impastato da parte di Franco Vassia. Il libro mette in luce l’impegno di Peppino, che lo portò a scontrarsi con la sua stessa famiglia e con i
clan mafiosi del luogo. Fu la morte di suo zio, Cesare Manzella, capomafia dell’epoca, a
portare Peppino a riflettere sul ruolo e sulla vera natura della mafia, che, fino a
quel giorno, per lui e suo fratello era stata il pane quotidiano, alla
decisione di dichiarare guerra alla mafia chiudendo i rapporti con suo padre
Luigi, che lo cacciò di casa, e ad avviare negli anni seguenti un’intensa
attività politica e culturale contro la mafia, alla sua decisione di aderire al
Psiup a quella di partecipare attivamente alle attività della Nuova Sinistra
appoggiando i contadini locali le cui terre erano ingiustamente espropriate per
la costruzione dell’aeroporto di Palermo, i disoccupati e i lavoratori edili.
Il suo
impegno a favore della legalità lo portò a fondare Musica e cultura un
gruppo all’interno del quale iniziarono a essere svolte diverse attività
culturali e a fondare nel 1977 la famosa Radio Aut, una radio
autofinanziata e libera da influenze mafiose. Tra i programmi più seguiti in
quel periodo c’era Onda
pazza, una trasmissione satirica che prendeva di mira i politici e
i mafiosi del tempo, beffeggiandoli e rompendo quell’alone di rispetto che li
circondava. Uno dei principali obiettivi di Radio Aut era
la denuncia delle operazioni mafiose locali e la maggior parte dei servizi
avevano come protagonista Tano Badalamenti (riconosciuto in seguito come il
mandante dell’omicidio di Peppino Impastato) e i suoi traffici di droga che
avevano come punto di smistamento proprio l’aeroporto di Palermo.
Giovanni
ha toccato anche temi come la musica, che da sempre hanno accompagnato la
storia di Peppino, sia nell’esperienza del circolo “Musica e Cultura”, sia
nelle’esperienza di Radio Aut”, non tralasciando di fare nomi eccellenti, in
particolare di Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd, PFM e Area e citando i
grandi eventi musicali dell’epoca, quali Woodstock e Isola di Whight, eventi
che hanno caratterizzato il panorama musicale dell’epoca e la cultura in
generale ed ai quali Peppino, Giovanni ed il loro gruppo di amici non erano
affatto estranei, ma anzi guardavano alla musica come ad uno dei principali
canali culturali attraverso i quali gridare il proprio dissenso. Di contrasto
Giovanni ha poi posto l’attenzione sulla realtà attuale caratterizzata dai
reality show, dai programmi spazzatura e dalla volgarità in genere, senza
tralasciare il ruolo diseducativo ormai assunto dallo sport.
Giovanni
ha poi ricordato l’impegno di sua madre Felicia, una donna straordinaria, che
non si è mai arresa, neanche quando tutti intorno a lei, la invitavano alla
rassegnazione. Una mamma coraggio che ha sposato gli ideali del figlio e che
con incredibile forza ha lottato per trasmetterli. Non sono
mancati accenni al film di Marco Tullio Giordana, realizzato nel 1999 e
proiettato in tutte le sale cinematografiche nel 2000, che ha portato al grande
pubblico la storia di Peppino. Infine un appello alle nuove generazioni a
reagire “prima che sia troppo tardi”, affinchè
il sacrificio di Peppino, ma non solo, non venga vanificato, nel segno di
quella legalità che oggi viene tanto così decantata, ma della quale non si
comprende fino in fondo il vero significato
e un elogio alla nostra bellissima Costituzione, nella quale, per dirla
alla Benigni, sono racchiusi tutti i valori umani, che se solo venissero
applicati renderebbero questa società sicuramente migliore. La serata è
proseguita con un breve dibattito, con la lettura delle poesie di Peppino
Impastato da parte dei ragazzi presenti in sala e con l’esecuzione del brano “I
cento passi” dei Modena City Ramblers, il tutto mentre venivano proiettate
frasi, foto e filmati montati e realizzati spontaneamente da parte dei numerosi
ragazzi intervenuti per l’occasione.
Sinistra Ecologia
Libertà
Circolo “Peppino Impastato" - Ceglie Messapica
Penso che non si poteva voler di meglio, evento davvero unico ed emozionante, grazie di cuore a Giovanni per la disponibilità!
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