Scandali
Internazionali, libertà, segretezza e altre ”sciocchezze”
Perfino
George Orwell nel suo capolavoro
“1984” (scritto nel 1948) lo diceva: “Big Brother is watching you”
(Trad.: il grande fratello ti osserva).
Oggi, nel
2013, ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi scandali dell’era Obama:
Datagate.
Edward Snowden, tecnico ex dipendente della CIA, ha rivelato al
mondo intero che l’America è in grado di spiare, e stando alle sue
parole lo avrebbe già fatto, ogni
singolo momento della vita di ogni cittadino americano, diplomatici e capi
di Stato europei.
Venendo
alla nostra Italia, l’articolo 15 della Costituzione è chiaro:
“Art. 15. La libertà e la
segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato
dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”
Una società che si dice “evoluta” come la nostra dovrebbe garantire
i diritti inviolabili,tra cui libertà e segretezza della corrispondenza, di
ognuno di noi, ma, paradossalmente, viviamo in una società oppressa dai
grandi poteri che ci governano.
Di certo non ogni male vien per nuocere. Le intercettazioni, che
avvengono per conto della Magistratura, hanno permesso di trovare i
colpevoli di innumerevoli crimini ed hanno permesso di sventare attacchi
terroristici (soprattutto in America). Il problema sorge nel momento in cui
questi dati sono usati per fini privati e utilitaristici( ricatti,attacchi
ecc.).
Ma
allora la domanda sorge spontanea: E’ giusto essere spiati in nome della
sicurezza o è meglio che i cittadini agiscano nella più totale segretezza?
In realtà, la questione può essere affrontata con criterio.
Sicuramente, le intercettazioni sono servite a salvare migliaia di vite da
attacchi terroristici, o a consegnare alla giustizia svariati criminali; ma
è ovvio che le intercettazioni
debbano essere sottoposte ad un rigido regolamento che tuteli la privacy di
ogni cittadino che si consideri libero.
Michele Ligorio – Direttivo Sel
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mercoledì 28 agosto 2013
SIAMO TUTTI SPIATI?
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