venerdì 27 dicembre 2013

INCONTRO PUBBLICO CON LE FORZE DEL CENTROSINISTRA




Neanche a rate!


La Giunta Caroli ha aumentato la TARES a dismisura:
le imprese e i commercianti rischiano il fallimento e
le famiglie sono in forte difficoltà.


Il Centrosinistra ha proposto la riduzione della TARES…
la Giunta Caroli ha detto NO!

Il Centrosinistra ha proposto agevolazioni e deduzioni…
la Giunta Caroli ha detto NO!
Il Centrosinistra ha proposto la rateizzazione dei pagamenti…
la Giunta Caroli ha detto NO!

Il Centrosinistra propone che nel 2014 la tassa sui rifiuti sia ridotta e che sia restituita ai cittadini una parte di quella pagata nel 2013…
cosa farà la Giunta Caroli?


Le forze politiche di centrosinistra organizzano un


incontro pubblico con i cittadini, i commercianti e gli  

imprenditori sabato 28 dicembre, alle ore 18,00

 presso la  Chiesa di San Demetrio

                                          

domenica 15 dicembre 2013

CONGRESSO REGIONALE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'

“Wikipedia è il luogo migliore dove cominciare una ricerca, ma è certamente il peggiore dove finirla”.
Con questa citazione del giornalista statunitense, Dan Gillmor, il Segretario Regionale uscente, Gano Cataldo, ha aperto i due giorni del Congresso Regionale di Sinistra Ecologia Libertà a Bari del 14 e 15 dicembre 2013, alla presenza del Presidente Nichi Vendola.
“Allo stesso modo  i partiti sono il luogo migliore per cominciare a far politica, ma il peggiore se in essi si esaurisce l’orizzonte di conoscenza della società”.
Questo per dire che “L’uso dei partiti per far politica deve tornare ad essere un uso responsabile, capace di dare strumenti e idee, di far invadere il proprio campo, di progettare e favorire la partecipazione: i partiti devono crescere insieme alla società, essere parte di essa e non rinchiudersi in una parte, oggi peraltro assediata.
Una relazione, quella del segretario regionale uscente, dal contenuto esauriente tanto da rappresentare  lo spunto per un dibattito e per un’analisi critica e realista della situazione dei partiti in generale e di S.E.L. in particolare.
Tanti i temi toccati. Da quelli di carattere prettamente locale, riguardanti le 6 province pugliesi, a quelle di carattere regionale  caratterizzate dalla necessità “di far fruttare i semi messi in campo” in questi anni, cercando di “Evitare che chi succederà stravolga gli assetti e le best practice messe in atto dal 2005 ad oggi”, fino ad arrivare al quadro nazionale, caratterizzato dalla sfiducia nei confronti dei partiti e della politica in generale  e dal “ frastuono esterno di una società livorosa e rancorosa, preda di populismi e torsioni bellicose, in cerca solo di rivalsa nei confronti di chi è individuato come casta”.
E ancora, dalla dichiarata incostituzionalità del porcellum alla recentissima abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, salutata da tanti come una grande conquista, ma che in realtà nasconde tanti lati oscuri, tagliando fuori dalla politica le piccole forze politiche e rafforzando quelle in mano ai potenti privati, alla necessità di porre fine alle “larghe intese”  per tentare di  riannodare il filo dell’alleanza interrotta con il PD, a condizione che quest’ultimo torni a guardare a sinistra, questione, quest’ultima ribadita, tra gli altri, dal senatore Stefàno, intervenuto per l’occasione.
Non sono mancati richiami alla situazione Europea a all’opportunità o meno di aderire al Partito del Socialismo Europeo,  con uno sguardo anche alla situazione greca, dove  l’avanzata della destra neonazista è stata fermata da un cartello delle sinistre unite sotto il nome di Syriza.
Uno scenario, quello nazionale ed europeo,  per niente incoraggiante, ma che proprio per questo deve spronare alla riorganizzazione di un partito che vada ad occupare quegli spazi politici rimasti inoccupati , laddove “ Il vuoto in politica non esiste e per questo ogni passo indietro o a lato” rappresenterebbe  “un avanzamento per altri”.
Assolutamente ricco di contenuti l’intervento dell’Assessore Regionale al Lavoro Leo Caroli, che tracciando un quadro nazionale del mercato del lavoro e della crisi in cui il medesimo versa, ha elencato, dati alla mano, quelli che sono i risultati della Regione Puglia, in assoluta controtendenza rispetto al quadro nazionale per quanto riguarda il bilancio tra posti di lavoro persi e nuovi posti di lavoro, anche in considerazione delle politiche seguite dall’assessorato regionale nella risoluzione delle più note e recenti vertenze.
È emersa inoltre la volontà pressoché unanime di addivenire alla costruzione di un soggetto politico di sinistra svincolato dal nome del suo leader, laddove quella del “leaderismo “ era una scorciatoia che doveva consentirci di accelerare i tempi e permetterci di addivenire alla costruzione di un soggetto politico di sinistra. “E intorno a questa leadership, etica e politica che si è costruita SeL ma è proprio in questo punto che SeL nel suo complesso ha indugiato con qualche colpa, certamente senza dolo, nella costruzione del soggetto politico
Il Congresso si è concluso con l’intervento dell’On.le Nicola Fratoianni, anch’egli critico nella sua analisi, ma nello stesso tempo consapevole della necessità di ripartire, facendo frutto degli errori commessi, cercando di occupare quello spazio lasciato vuoto a sinistra e infine con l'elezione del nuovo organo direttivo regionale del partito e con la riconferma di Gano Cataldo quale Segretario regionale. E ora appuntamento a Riccione il 24 gennaio 2013 per il Congresso Nazionale.
Il Circolo di Ceglie Messapica, presente con tre delegati ha ottenuto l’importante riconoscimento di vedere eletto un rappresentante all’interno del direttivo regionale.

L'apertura del Congresso da parte del Segretario Regionale Gano Cataldo
alla presenza del Presidente Nichi Vendola

intervento dell'Assessore Regionale per il Diritto allo studio e formazione  Alba Sasso 

intervento dell'Assessore Regionale per il Lavoro Leo Caroli 

Intervento del Senatore Dario Stefàno

Intervento di Nicola Fratoianni - Deputato S.E.L.

La rappresentanza del Circolo Sel "Peppino Impastato" al Congresso Regionale 2013



lunedì 9 dicembre 2013

CONGRESSO PROVINCIALE SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'


Il circolo “Peppino Impastato” di Sinistra Ecologia Libertà di Ceglie Messapica esprime grande soddisfazione per le conclusioni del secondo congresso provinciale che si è tenuto sabato scorso presso la sala Guadalupi del Comune di Brindisi. All’unanimità è stato approvato un documento, sotto forma di ordine del giorno, presentato dal circolo, con cui di chiede che SEL deve impegnarsi a promuovere, nel variegato mondo della sinistra, un’elaborazione inedita, una piattaforma politico-programmatica con l’obiettivo di far nascere un nuovo soggetto politico di sinistra. Una proposta rivolta a tutti i movimenti a tutte le esperienze associative a tutte le forze politiche organizzate a singole soggettività e personalità che intendono partecipare a questo percorso. Inoltre esprime un ulteriore soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dal circolo per l’elezione di tre delegati al congresso regionale che si terrà a Bari il prossimo 14 e 15 dicembre  e soprattutto per l’elezione del delegato al congresso nazionale che si terrà a Riccione a fine gennaio prossimo. Il giovane Tommaso Biasi rappresenterà il circolo di Ceglie Messapica di Sinistra Ecologia Libertà. Per l’occasione tutti gli iscritti hanno espresso grande apprezzamento nella convinzione che saprà ben rappresentare le istanze del nostro territorio.
    
                          
l'intervento dell'On. Ciccio Ferrara al Congresso Provinciale di S.E.L.
l'intervento del Consigliere Comunale Nicola Trinchera al Congresso Provinciale di S.E.L.
nella foto Tommaso Biasi (al centro) che rappresenterà il circolo Sel di Ceglie
Messapica al congresso nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà che si terrà a Riccione 
nel prossimo mese di gennaio

giovedì 14 novembre 2013


sabato 5 ottobre 2013

Una pesante stangata !



Nel Consiglio Comunale dello scorso 27 settembre il Sindaco Caroli e la sua maggioranza con una decisione sciagurata hanno deciso di aumentare la TARES (tassa sui rifiuti) in modo spropositato: si passerà dai 2.050.000 euro del 2012 ai 3.010.000 euro del 2013.  La TARES sarà una mazzata !
A dicembre quando arriveranno i bollettini di conguaglio ci sarà un aumento di oltre il 50 per cento rispetto alla tassa pagata l’anno scorso. Una situazione insostenibile per molte famiglie, per non parlare degli esosi aumenti che subiranno gli esercizi commerciali. Le promesse fatte in campagna elettorale dal Sindaco Caroli di riduzione delle tasse stanno avendo una clamorosa smentita.
Il Sindaco Caroli, come al solito, predica bene e razzola male.
Non ci si può nascondere dietro al fatto che la TARES sia una legge dello Stato la quale prevede che il costo del servizio sia pagato tutto dai cittadini, perché la stessa legge prevede che il Comune può introdurre riduzioni e agevolazioni. Chiediamo al Sindaco Caroli di fermarsi e di rifare un nuovo piano finanziario per consentire una corretta gestione del servizio, di valutare riduzioni e agevolazioni per gli utenti e riduzioni attuabili del Comune stesso. La legge dà la possibilità ai Comuni di approvare il bilancio di previsione entro il 30 novembre prossimo, prima di quella data è possibile modificare il piano finanziario della TARES in modo da renderlo più leggero per le tasche dei cegliesi.
La verità è che questa maggioranza ha speso, durante l’anno, di più di quanto era nelle sue possibilità. Adesso attraverso il tributo della TARES intende incassare la somma che gli permette di chiudere il bilancio in pareggio. Scaricando in questo modo sulla testa dei cegliesi l’incapacità di saper amministrare e di saper gestire un bilancio.
Chiediamo al Sindaco Caroli di fare presto prima che sia troppo tardi!
  


FERMIAMO LA BOSSI-FINI


Tra il 1876 e il 1976, più di 11 milioni di italiani attraversarono l’Oceano Atlantico alla ricerca di lavoro e di una vita migliore.
La nave Sirio, che salpò da Genova il 2 agosto 1906 per il Brasile, il 4 agosto passò di fronte a Capo Palo, dove urtò gli scogli con conseguente scoppio delle caldaie. In quell’occasione morirono oltre 500 emigranti italiani.
Ciò dimostra che i flussi migratori sono sempre esistiti e sempre esisteranno e molti di noi, compreso chi scrive, sono nati fuori dall’Italia, in quella terra straniera nella quale i nostri genitori erano stati costretti a recarsi alla ricerca di un lavoro e di una vita più dignitosa, portandosi dietro una misera valigia.
Cosa sarebbe successo se l’America, la Germania e tutti i Paesi che in quegli anni erano meta per gli emigranti italiani avessero impedito ai nostri genitori di entrare? Cosa sarebbe successo se tutti quegli italiani per il solo fatto di entrare in terra straniera, temporaneamente senza un lavoro, fossero stati accusati del reato di immigrazione clandestina?
Questo è quanto avviene in Italia dal 1998, anno in cui i “cari” Bossi e Fini si fecero promotori, durante il Governo Berlusconi, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, poi più volte rimaneggiato.
La tragedia di Lampedusa di questi giorni riporta sotto i riflettori l’annoso problema dell’immigrazione con tutte le sue problematiche e contraddizioni .
L'attuale normativa italiana sull'immigrazione è entrata in vigore il 10 settembre 2002 nel corso del secondo governo Berlusconi.
Da allora, per tutti questi anni, numerosi sono stati i richiami da parte del Consiglio d'Europa e degli organismi internazionali, avendo la detta legge sortito l'esatto effetto contrario di quanto suggerito dall'Unione Europea che chiede politiche di integrazione.
Ma i Governi di centrodestra, del tutto sordi a questi richiami, sono tornati all’attacco con l’adozione nel 2008 del c.d. “Pacchetto sicurezza” che ha addirittura inasprito le pene e ne ha introdotte di nuove rispetto all’originaria legge Bossi-Fini, già di per sé molto restrittiva nei confronti dei migranti.
Non  va dimenticato che queste persone non sono immigrati clandestini, sono profughi richiedenti asilo, un diritto  in base al quale una persona perseguitata nel suo paese d'origine può essere protetta da un'altra autorità sovrana.
La Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo riconosce il diritto d'asilo all'art. 14 come diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
Hanno dunque diritto di asilo i "rifugiati". Quello di "rifugiato" è uno status riconosciuto, secondo il diritto internazionale (art. 1 della Convenzione di Ginevra  del 1951), a chiunque si trovi al di fuori del proprio paese e non possa ritornarvi a causa del fondato timore di subire violenze o persecuzioni.
In Italia il diritto di asilo è anche garantito dall’art.10 comma 3 della Costituzione.
Chi scappa dalla miseria, dalla fame, dalla guerra, dalla morte non può essere considerato illegale.
Come ha opportunamente ricordato il Sindaco di Lampedusa, “A causa della legge Bossi – Fini, i pescherecci che provano ad aiutare gli immigrati vengono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
A causa di questa assurda legge, chiunque aiuti degli immigrati ad approdare sulle nostre coste, anche al solo fine di trarli in salvo, rischia di essere iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di  favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questo lo sanno bene i proprietari dei pescherecci di Lampedusa.
Occorre rivedere sicuramente il sistema basato sulla c.d. Convenzione di Dublino.
Tale regolamento infatti stabilisce il principio per cui lo Stato membro responsabile dell'esame dell'istanza di asilo, indipendentemente da dove la stessa sia stata presentata, è quello in cui è avvenuto l'ingresso, regolare o meno, del richiedente asilo.
È chiaro che, a causa della sua posizione geografica l’Italia è, più di ogni altra nazione europea, la prima meta di approdo per tutti i Paesi del Nord Africa e per forza di cose la richiesta di asilo viene inoltrata presso la prima prefettura in cui il migrante viene condotto. In questo modo l’Italia si trova, più di ogni altra Nazione Europea, ad affrontare il problema delle migliaia di richieste di asilo che vengono inoltrate presso le nostre prefetture.
In realtà, la maggior parte dei migranti che perdono la vita sulle nostre coste non ha la benché minima intenzione di rimanere nel nostro Paese, così come non hanno intenzione di rimanere le altre migliaia che riescono ad arrivare sani e salvi per poi essere condotti nei centri di accoglienza. Ma a causa del sistema normativo europeo, molti sono costretti a restare in Italia, nei C.A.R.A. (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) o peggio ancora nei C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione, in realtà dei veri e propri lager) in attesa di riconoscimento, rimanendo intrappolati nelle maglie della Convenzione Dublino, che non permette a chi entra in Italia di passare ad altri Paesi. E nel frattempo viene aperto un fascicolo a loro carico da parte della Procura per il reato di immigrazione clandestina.
Ma la legge Bossi-Fini contiene delle assurdità non solo dal punto di vista penale ma anche da quello civile e amministrativo. Basti pensare che un cittadino extracomunitario che si trovi nel suo paese di origine, per poter entrare in Italia e soggiornarvi, deve essere già in possesso di un contratto stipulato con un datore di lavoro che presumibilmente non lo ha mai conosciuto.
Si tratta di una legge che lede i diritti inviolabili della persona sotto tutti gli aspetti.
E' chiaro che questa Legge va rivista e sostituita al più presto.
Ma sarebbe ora che non solo l’Italia, ma l’intera Unione Europea si assumesse le proprie responsabilità.

Sar Piero Giordano
(Direttivo Sinistra Ecologia Libertà Ceglie Messapica)



mercoledì 28 agosto 2013

SIAMO TUTTI SPIATI?


Scandali Internazionali, libertà, segretezza e altre ”sciocchezze”

Perfino George Orwell  nel suo capolavoro “1984” (scritto nel 1948) lo diceva: “Big Brother is watching you” (Trad.: il grande fratello ti osserva).
Oggi, nel 2013, ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi scandali dell’era Obama: Datagate.
Edward Snowden, tecnico ex dipendente della CIA, ha rivelato al mondo intero che l’America è in grado di spiare, e stando alle sue parole  lo avrebbe già fatto, ogni singolo momento della vita di ogni cittadino americano, diplomatici e capi di Stato europei.
Venendo alla nostra Italia, l’articolo 15 della Costituzione è chiaro:
“Art. 15.  La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”
Una società che si dice “evoluta” come la nostra dovrebbe garantire i diritti inviolabili,tra cui libertà e segretezza della corrispondenza, di ognuno di noi, ma, paradossalmente, viviamo in una società oppressa dai grandi poteri che ci governano.
Di certo non ogni male vien per nuocere. Le intercettazioni, che avvengono per conto della Magistratura, hanno permesso di trovare i colpevoli di innumerevoli crimini ed hanno permesso di sventare attacchi terroristici (soprattutto in America). Il problema sorge nel momento in cui questi dati sono usati per fini privati e utilitaristici( ricatti,attacchi ecc.).
Ma allora la domanda sorge spontanea: E’ giusto essere spiati in nome della sicurezza o è meglio che i cittadini agiscano nella più totale segretezza?
In realtà, la questione può essere affrontata con criterio. Sicuramente, le intercettazioni sono servite a salvare migliaia di vite da attacchi terroristici, o a consegnare alla giustizia svariati criminali; ma è ovvio che  le intercettazioni debbano essere sottoposte ad un rigido regolamento che tuteli la privacy di ogni cittadino che si consideri libero.
Michele Ligorio – Direttivo Sel


mercoledì 14 agosto 2013

FIORIERE ANTI-PARCHEGGIO IN CENTRO? SI, GRAZIE!



Dall'insediamento della Giunta Caroli, oramai, Piazza Plebiscito e Corso Garibaldi vivono una situazione di caos totale, dovuto alla scorrettezza di tanti cittadini.
Anni fa, l'Amministrazione Federico, rendendosi conto della difficoltà dei Vigili Urbani a gestire l'ordine pubblico, per carenza di personale, decise di risolvere il problema  parcheggi in divieto di sosta per le vie del centro, acquistando fioriere che, oltre ad abbellire questi luoghi, non permettevano agli automobilisti indisciplinati di parcheggiare in prossimità della piazza e del corso. Una soluzione semplice, ma di grande effetto.
Con la nuova Amministrazione, invece, si assiste ad un cambio di rotta: infatti, a qualcuno è venuto in mente di togliere quegli arredi, portandoli chissà dove, ripristinando la vecchia situazione. Chissà perché... forse qualcuno voleva parcheggiare proprio nel corso o in piazza?
Poco tempo fa, il Comandante dei Vigili Urbani ha affermato, con un articolo sulla stampa locale, che le unità a sua disposizione sono poche e che la situazione nelle vie del centro è diventata, ancora una volta, ingestibile.
Ci auguriamo che qualcuno della maggioranza abbia letto quell'articolo o, perlomeno, che possa leggere questo, affinché ripensi alle fioriere e alla loro utilità. Buon lavoro, Sindaco!


Giovanni Dovizioso – Direttivo Sel


lunedì 12 agosto 2013

CONTRO IL FEMMINICIDIO



Il gravissimo fenomeno della violenza contro le donne, ha vissuto, in questi ultimi anni, una crescita che, definire preoccupante, è davvero riduttivo. I femminicidi, cioè l’uccisione come esito di violenza subita nell’ambito di una relazione d’intimità, sono una forma di violenza che accomuna tristemente moltissime donne.
In Italia, nel 2012, sono morte 124 donne a causa della violenza maschile, ed in questi mesi del 2013, sono già più di 100 le donne uccise.
Queste morti annunciate vengono spesso etichettate come i soliti delitti passionali, fatti di cronaca nera, liti in famiglia; senza mai considerare che il problema ha radici sociali e culturali ben più profonde. Questa impennata  nelle percentuali di donne uccise, deriva, infatti, da una crisi profonda vissuta dagli uomini dei nostri tempi, che stentano ad accettare, oltre che temere,  l'emancipazione femminile ed il ruolo diverso assunto dalla donna del nuovo millennio, rispetto a quello che la vedeva  come “angelo del focolare”.
Oggi, sono ancora troppo poche le donne che denunciano la violenza domestica: a volte per paura; a volte per l'illusione derivata dalla promessa che “quella sarebbe stata l'ultima volta”; a volte perché le donne non sanno a chi rivolgersi.
E' per questa ragione che bisogna dire BASTA ad ogni forma di discriminazione e di violenza posta in essere contro le donne. Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se stesse, e non quelle che gli uomini o la società vorrebbero che fossero.
Le Donne e, soprattutto, gli Uomini di Sinistra Ecologia Libertà del circolo Peppino Impastato di Ceglie Messapica, sono impegnati affinché la nostra città sia orgogliosamente contro la violenza maschile verso le donne.
Per questo aderiscono alla campagna 365 giorni NO alla violenza contro le donne.
Abbiamo intenzione di chiedere  al Consiglio Comunale di aderire a questa campagna, rivolta soprattutto, agli uomini, che coinvolge tantissimi comuni italiani (hanno già aderito i Comuni di Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Venezia e molti altri). Saremo, inoltre, promotrici e promotori di atti e iniziative per affermare una cultura di rispetto dei diritti e della persona, diffondendo principi, idee, valori che accompagnino concretamente il NO alla violenza.

Le donne e gli uomini di Sinistra Ecologia Libertà


venerdì 9 agosto 2013

QUALE FUTURO PER LE COPPIE DI FATTO?



L’esistenza delle coppie di fatto è ormai una realtà consolidata e accolta da chiunque, perfino il più tradizionalista ne sostiene, la validità almeno come esperimento pre-matrimoniale.
Le ragioni della scelta sono diverse e personali, ma in tutte si può leggere un provvidenziale declino dell’idea classica famiglia a favore di un nuovo tipo di unione, più elastico, ma di certo non meno solido.
La chiave di lettura è “la scelta”, e questo genere di scelte, dovrebbero, in uno stato di diritto essere tutelate e riconosciute, già nell’articolo 2 della costituzione, la Repubblica riconosce e le garantisce le formazioni sociali.

« La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. »
I problemi che due conviventi devono affrontare sono tristemente legati allo stato di disagio o di bisogno che la vita spesso presenta, non si può, per esempio, autorizzare un intervento medico urgente e rischioso, chiedere permessi di lavoro se il partner si ammala e se uno dei due conviventi muore e la casa in comune era di sua proprietà,  questa spetta agli eredi legittimi del defunto; il convivente potrà continuare ad abitarci solo se l'altro lo aveva disposto con testamento in suo favore.
Molti paesi europei riconoscono le coppie di fatto e garantiscono loro diritti che li equiparano alle coppie sposate, in Italia solo alcune regioni stanno istituendo dei registri anagrafici delle unioni civili, tentando di supplire alla mancanza di una regolamentazione nazionale.
La strada è ancora lunga, solo in questi giorni gli aggettivi “naturale e legittimo” vicini al nome “figlio” sono finalmente scomparsi, ridando dignità alla parola naturale, che solo in questo caso prendeva un’accezione negativa, uguagliando tutti i figli sia quelli nati all’interno di un matrimonio che quelli nati al di fuori, in pratica fino a ieri un figlio naturale, doveva non solo sorbirsi il peccato originale di tipo religioso, ma anche il peccato laico.

Grazia Marseglia – Direttivo Sel


giovedì 8 agosto 2013

PIAZZA PLEBISCITO E CENTRO STORICO? CHE SCHIFO!





Arriva l’estate anche a Ceglie Messapica e, come ogni estate, arrivano i problemi di genere igienico-sanitario nelle vie del centro urbano.
Ormai da anni  piazza Plebiscito è diventata il luogo di incontro di tanti giovani, meno giovani e dei turisti, che vivono questo luogo per bere qualcosa di fresco nelle torride sere d’estate, per gustare i prodotti tipici presenti nelle numerose trattorie, passeggiare e scambiare quattro chiacchiere con gli amici, magari osservando con stupore la splendida torre del castello, anche se rischia di crollare.
Le piazze altro non sono che il salotto elegante di una città, il biglietto da visita per i turisti, il luogo storico capace di far vivere ogni giorno nuove sensazioni. Utopia per Ceglie?
Forse sì, visto che la nostra Piazza Plebiscito, il nostro Orto Nannavecchia, il nostro Largo Osanna,  vivono una situazione indecente: sono sporchi, puzzano, fuoriescono le blatte dai tombini di scolo dell’acqua e anche qualche ratto.
Possibile che il Sindaco, Luigi Caroli, qualche Assessore, Consigliere Comunale o il Presidente del Consiglio, Nicola Ciracì, non si siano accorti di tutto questo?
Saranno ciechi e sordi, ma questa Amministrazione a ha pure problemi di olfatto!
Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà, Peppino Impastato, di Ceglie Messapica, chiede al Sindaco di prendere immediatamente dei provvedimenti, visto che siamo già in estate  e i turisti girano già per le vie della nostra magnifica cittadina. Oltre ai turisti, ci sono sempre tanti giovani cegliesi che vivono questi luoghi e sarebbe giusto fare tutto ciò anche per  loro .
Sindaco Caroli, la soluzione esiste: basta far lavare le piazze e il problema si risolve!
Non è sufficiente prendere provvedimenti solo dopo aver letto le lamentele del partito all'opposizione sui social network: la pulizia del centro storico e delle strade cittadine, deve essere una pratica che si applica sistematicamente per garantire alla città un minimo di civiltà e permettere ai turisti di apprezzare le bellezze del nostro territorio, in modo tale da garantire un ritorno economico durante questo periodo di profonda crisi.

Giovanni Dovizioso – Direttivo Sel


martedì 6 agosto 2013

I RISCHI DELLA TORRE DEL CASTELLO




Da molto tempo a questa parte, rimbomba nel paese una questione divenuta ormai urgente: quella inerente l'acquisizione della Torre del Castello.
Come oramai noto, tempo fa, i consiglieri di centrosinistra Trinchera, T. Argentiero, R. Argentiero e Gianfreda, proposero in Consiglio Comunale l’acquisizione della suddetta. Essa versa, infatti, in condizione di parziale degrado e necessita di una immediata messa in sicurezza, soprattutto della merlatura che non risulta ingabbiata come il resto della struttura. Come è visibile in foto, i tiranti in ferro installati parecchi anni fa, sono consumati, ormai non svolgono appieno la loro funzione e rischiano letteralmente di scoppiare da un momento all’altro. Vista la notevole altezza della Torre, circa 34 mt, le conseguenze di un ipotetico crollo sarebbero tragiche.
Vista l’urgenza, perché l'Amministrazione di centro-destra non provvede? La mancanza di fondi? Assolutamente no! E’ risaputo che, gli attuali comproprietari della Torre, sono debitori verso il comune di Ceglie Messapica della somma di circa 700.000,00 € e, dopo varie perizie, l’attuale valore della struttura di epoca Normanna è pari a  448.561,88 €. Perciò, chi ci amministra non deve sostenere un immane sforzo economico, ma semplicemente venire in possesso di parte del credito vantato. Cosa blocca allora il PDL cegliese? Perché non agisce? Forse una vecchia amicizia vale più dell’incolumità dei cittadini cegliesi? E i 700.000,00 € di credito che il Comune vanta? Risolviamo questa situazione, rendendo la nostra amata Torre la vera protagonista del nostro bellissimo paese!

Tommaso Biasi – Direttivo Sel


domenica 4 agosto 2013

ESTATE CEGLIESE TROPPO COSTOSA





ESTATE CEGLIESE TROPPO COSTOSA

Nell’ormai lontano 2005, a Ceglie Messapica si insediava l’Amministrazione Federico, quest’ultima, nei successivi 5 anni, ha sempre promosso programmazioni di CeglieEstate ricche di eventi, basti citarne alcuni rinomati come La Ghironda o il Puglia Food & Wine Festival. Inutile ricordare come, grazie a questi ultimi, il nostro paese pullulava di gente, in gran parte turisti.                                                                   Naturalmente, l’opposizione di centro-destra di quegli anni, non mancava di criticare costantemente i vari eventi, accusando l’Amministrazione Federico di elevato dispendio economico.
Nel 2010 la situazione si è ribaltata: il centro-destra ci governa da tre anni e continua a proporre ogni anno CeglieEstate, seguendo le orme dei loro predecessori.
Fin qui nulla di strano. Tranne un dettaglio, e che dettaglio!
I costi dei CeglieEstate da loro promossi fin ora, raggiungono cifre ammontanti al  doppio rispetto a quelle spese dalla vecchia Amministrazione Federico. Ultimo, in ordine di tempo, quello presentato qualche giorno fa, che supera la “modica” cifra di 300.000,00 € .
Quel centro-destra che, anni fa, puntava il dito e digrignava i denti contro i ragionevoli costi di gestione sostenuti dal centro-sinistra, oggi si prende il lusso di spendere cifre enormi.
Non viene messa in discussione la qualità degli eventi proposti, ma nel 2013, in un paese quale Ceglie, una cifra superiore a 300.000,00 € risulta essere parecchio esagerata, soprattutto se si guarda alle spese da sostenere nell'immediato futuro: a Settembre, infatti, l’Amministrazione di centro-destra aumenterà notevolmente i tributi da riscuotere dai cittadini, partendo dalla nuova TARES.
Come si dice? Il centro-destra predica bene ma razzola male…

 Direttivo Sel

lunedì 15 luglio 2013

INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DEL CENTROSINISTRA




       
 
                       
           
     
I CONSIGLIERI COMUNALI

  del CENTROSINISTRA   

 


IL DIRITTO ALLA SALUTE


VENERDI 19  LUGLIO   ORE  19:30  -  Chiesa San Demetrio



Facciamo il punto sugli impegni per la riqualificazione della nostra struttura ospedaliera, dal Centro Risvegli alla Residenza Socio Assistenziale, dall' Ospedale di Comunità all' Ospedale Psichiatrico Giudiziario. 


Intervengono:


PINO ROMANO  - Capogruppo PD Regione Puglia



TONI MATARRELLI  - Deputato SEL



ANTONIO MACCHIA  - Segretario Funzione Pubblica CGIL



Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

giovedì 30 maggio 2013

CRISI AMMINISTRATIVA MAGGIO 2013

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO


Ancora una volta la nostra città paga un prezzo salato per aver consegnato nel 2010   il governo  cittadino al centrodestra di Ciraci e di Caroli. Dopo il fallimento della  Giunta Magno e della Giunta Annese  adesso è la volta  della Giunta  Caroli, a distanza di tre anni  il centrodestra cegliese, oggi non è più nelle condizioni di poter amministrare, assessori che lasciano, giunte che vengono azzerate, maggioranze che si sfaldano e che cambiano.

E’ accaduto infatti che i 12 consiglieri  comunali pidiellini non  trovano più l’accordo per poter garantire  una corretta gestione della macchina amministrativa. Oggi a dar manforte ad una maggioranza che non esiste oramai più, ci hanno pensato i consiglieri comunali dell’Udc e della Lista Magno, il Sindaco Caroli da oggi sarà sostenuto e tenuto in sella da quei consiglieri comunali che sino a ieri erano all’opposizione insieme al centrosinistra.
Siamo di fronte ad un film oramai visto, continuano le puntate, cambia qualche comparsa ma gli attori principali e la trama è sempre la stessa.

A guidare la città sono sempre loro, quelli che erano alleati e traditori con Magno, quelli che erano traditori e alleati con Annese. Sono sempre gli stessi e con loro troviamo sempre lo stesso centrodestra che ancora una volta sta affossando la nostra città. Una città oramai abbandonata a se stessa, prigioniera purtroppo degli scontri di potere tra le varie anime del PDL che nel 2010 avevano promesso agli elettori una Ceglie migliore  ma che oggi sta subendo un pesante  saccheggio. I consiglieri comunali del centrosinistra coerenti con i 3 anni di attività amministrativa  continueranno a svolgere con trasparenza la propria azione a difesa della legalità e del buongoverno vigileremo dall’opposizione per evitare il peggio .

Ribadiamo che il nostro progetto politico per il governo della città era ed è alternativo  a questo centrodestra  e a quanti attraverso il loro trasformismo di volta in volta sosterranno questa o quella parte. Ceglie e i cegliesi hanno bisogno di aria nuova, di forze sane e pulite che possano ridare speranza  a quanti ancora oggi hanno un minimo di fiducia nel cambiamento per fermare il declino,  il nostro impegno sarà soltanto verso quella direzione il resto non ci appartiene.

I Consiglieri Comunali del Centrosinistra

Rocco Argentiero 
   Tommaso Argentiero    
Donato Gianfreda    
Nicola Trinchera