“Wikipedia
è il luogo migliore dove cominciare una ricerca, ma è certamente il peggiore
dove finirla”.
Con questa
citazione del giornalista statunitense, Dan Gillmor, il Segretario Regionale uscente, Gano Cataldo, ha aperto i due giorni del Congresso Regionale di Sinistra
Ecologia Libertà a Bari del 14 e 15 dicembre 2013, alla presenza del Presidente Nichi Vendola.
“Allo
stesso modo i partiti sono il luogo
migliore per cominciare a far politica, ma il peggiore se in essi si
esaurisce l’orizzonte di conoscenza della società”.
Questo
per dire che “L’uso dei partiti per
far politica deve tornare ad essere un uso responsabile, capace di dare
strumenti e idee, di far invadere il proprio campo, di progettare e favorire la
partecipazione: i partiti devono crescere insieme alla società, essere parte di
essa e non rinchiudersi in una parte, oggi peraltro assediata”.
Una
relazione, quella del segretario regionale uscente, dal contenuto esauriente
tanto da rappresentare lo spunto per un
dibattito e per un’analisi critica e realista della situazione dei partiti in
generale e di S.E.L. in particolare.
Tanti
i temi toccati. Da quelli di carattere prettamente locale, riguardanti le 6
province pugliesi, a quelle di carattere regionale caratterizzate dalla necessità “di far fruttare i semi messi in campo” in
questi anni, cercando di “Evitare che chi
succederà stravolga gli assetti e le best practice messe in atto dal 2005 ad
oggi”, fino ad
arrivare al quadro nazionale, caratterizzato dalla sfiducia nei confronti dei
partiti e della politica in generale e
dal “ frastuono esterno di una società
livorosa e rancorosa, preda di populismi e torsioni bellicose, in cerca solo di
rivalsa nei confronti di chi è individuato come casta”.
E
ancora, dalla dichiarata incostituzionalità del porcellum alla recentissima
abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, salutata da tanti come una
grande conquista, ma che in realtà nasconde tanti lati oscuri, tagliando fuori
dalla politica le piccole forze politiche e rafforzando quelle in mano ai
potenti privati, alla necessità di porre fine alle “larghe intese” per tentare di riannodare il filo dell’alleanza
interrotta con il PD, a condizione che quest’ultimo torni a guardare a
sinistra, questione, quest’ultima ribadita, tra gli altri, dal senatore
Stefàno, intervenuto per l’occasione.
Non sono
mancati richiami alla situazione Europea a all’opportunità o meno di aderire al Partito del
Socialismo Europeo, con uno sguardo anche
alla situazione greca, dove l’avanzata
della destra neonazista è stata fermata da un cartello delle sinistre unite
sotto il nome di Syriza.
Uno
scenario, quello nazionale ed europeo, per niente incoraggiante, ma che proprio per
questo deve spronare alla riorganizzazione di un partito che vada ad occupare
quegli spazi politici rimasti inoccupati , laddove “ Il vuoto in politica non esiste e per questo ogni passo indietro o a
lato” rappresenterebbe “un avanzamento per altri”.
Assolutamente
ricco di contenuti l’intervento dell’Assessore Regionale al Lavoro Leo Caroli,
che tracciando un quadro nazionale del mercato del lavoro e della crisi in cui
il medesimo versa, ha elencato, dati alla mano, quelli che sono i risultati
della Regione Puglia, in assoluta controtendenza rispetto al quadro nazionale
per quanto riguarda il bilancio tra posti di lavoro persi e nuovi posti di
lavoro, anche in considerazione delle politiche seguite dall’assessorato
regionale nella risoluzione delle più note e recenti vertenze.
È
emersa inoltre la volontà pressoché unanime di addivenire alla costruzione di un
soggetto politico di sinistra svincolato dal nome del suo leader, laddove quella
del “leaderismo “ era una scorciatoia che doveva consentirci di accelerare i
tempi e permetterci di addivenire alla costruzione di un soggetto politico di
sinistra. “E intorno a questa leadership,
etica e politica che si è costruita SeL ma è proprio in questo punto che SeL
nel suo complesso ha indugiato con qualche colpa, certamente senza dolo, nella
costruzione del soggetto politico”
Il
Congresso si è concluso con l’intervento dell’On.le Nicola Fratoianni, anch’egli
critico nella sua analisi, ma nello stesso tempo consapevole della necessità di
ripartire, facendo frutto degli errori commessi, cercando di occupare
quello spazio lasciato vuoto a sinistra e infine con l'elezione del nuovo organo direttivo regionale del partito e con la riconferma di Gano Cataldo quale Segretario regionale. E ora appuntamento a Riccione il 24 gennaio 2013 per il Congresso Nazionale.
Il Circolo di Ceglie
Messapica, presente con tre delegati
ha ottenuto l’importante riconoscimento di vedere eletto un rappresentante all’interno
del direttivo regionale.
L'apertura del Congresso da parte del Segretario Regionale Gano Cataldo
alla presenza del Presidente Nichi Vendola
intervento dell'Assessore Regionale per il Diritto allo studio e formazione Alba Sasso
intervento dell'Assessore Regionale per il Lavoro Leo Caroli
Intervento del Senatore Dario Stefàno
Intervento di Nicola Fratoianni - Deputato S.E.L.
La rappresentanza del Circolo Sel "Peppino Impastato" al Congresso Regionale 2013
Il
circolo “Peppino Impastato” di Sinistra Ecologia Libertà di Ceglie Messapica
esprime grande soddisfazione per le conclusioni del secondo congresso
provinciale che si è tenuto sabato scorso presso la sala Guadalupi del Comune
di Brindisi. All’unanimità è stato approvato un documento, sotto forma di
ordine del giorno, presentato dal circolo, con cui di chiede che SEL deve
impegnarsi a promuovere, nel variegato mondo della sinistra, un’elaborazione
inedita, una piattaforma politico-programmatica con l’obiettivo di far nascere
un nuovo soggetto politico di sinistra. Una proposta rivolta a tutti i
movimenti a tutte le esperienze associative a tutte le forze politiche
organizzate a singole soggettività e personalità che intendono partecipare a
questo percorso. Inoltre esprime un ulteriore soddisfazione per il
riconoscimento ottenuto dal circolo per l’elezione di tre delegati al congresso
regionale che si terrà a Bari il prossimo 14 e 15 dicembre e soprattutto per l’elezione del delegato al
congresso nazionale che si terrà a Riccione a fine gennaio prossimo. Il giovane
Tommaso Biasi rappresenterà il circolo di Ceglie Messapica di Sinistra Ecologia
Libertà. Per l’occasione tutti gli iscritti hanno espresso grande apprezzamento
nella convinzione che saprà ben rappresentare le istanze del nostro territorio.
l'intervento dell'On. Ciccio Ferrara al Congresso Provinciale di S.E.L.
l'intervento del Consigliere Comunale Nicola Trinchera al Congresso Provinciale di S.E.L.
nella foto Tommaso Biasi (al centro) che rappresenterà il circolo Sel di Ceglie
Messapica al congresso nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà che si terrà a Riccione
Nel
Consiglio Comunale dello scorso 27 settembre il Sindaco Caroli e la sua
maggioranza con una decisione sciagurata hanno deciso di aumentare la TARES (tassa sui rifiuti) in
modo spropositato: si passerà dai 2.050.000 euro del 2012 ai 3.010.000 euro del
2013. La TARES sarà una mazzata !
A
dicembre quando arriveranno i bollettini di conguaglio ci sarà un aumento di
oltre il 50 per cento rispetto alla tassa pagata l’anno scorso. Una situazione
insostenibile per molte famiglie, per non parlare degli esosi aumenti che
subiranno gli esercizi commerciali. Le promesse fatte in campagna elettorale
dal Sindaco Caroli di riduzione delle tasse stanno avendo una clamorosa
smentita.
Il Sindaco Caroli, come al
solito, predica bene e razzola male.
Non
ci si può nascondere dietro al fatto che la TARES sia una legge dello Stato la quale prevede
che il costo del servizio sia pagato tutto dai cittadini, perché la stessa
legge prevede che il Comune può introdurre riduzioni e agevolazioni. Chiediamo
al Sindaco Caroli di fermarsi e di rifare un nuovo piano finanziario per
consentire una corretta gestione del servizio, di valutare riduzioni e
agevolazioni per gli utenti e riduzioni attuabili del Comune stesso. La legge
dà la possibilità ai Comuni di approvare il bilancio di previsione entro il 30
novembre prossimo, prima di quella data è possibile modificare il piano
finanziario della TARES in modo da renderlo più leggero per le tasche dei
cegliesi.
La
verità è che questa maggioranza ha speso, durante l’anno, di più di quanto era
nelle sue possibilità. Adesso attraverso il tributo della TARES intende
incassare la somma che gli permette di chiudere il bilancio in pareggio.
Scaricando in questo modo sulla testa dei cegliesi l’incapacità di saper amministrare
e di saper gestire un bilancio.
Chiediamo al Sindaco Caroli
di fare presto prima che sia troppo tardi!
Tra il 1876 e il 1976, più di 11 milioni di italiani attraversarono
l’Oceano Atlantico alla ricerca di lavoro e di una vita migliore.
La nave Sirio, che salpò da Genova il 2 agosto 1906 per il Brasile, il 4
agosto passò di fronte a Capo Palo, dove urtò gli scogli con conseguente
scoppio delle caldaie. In quell’occasione morirono oltre 500 emigranti
italiani.
Ciò dimostra che i flussi migratori sono sempre esistiti e sempre
esisteranno e molti di noi, compreso chi scrive, sono nati fuori dall’Italia,
in quella terra straniera nella quale i nostri genitori erano stati costretti a
recarsi alla ricerca di un lavoro e di una vita più dignitosa, portandosi
dietro una misera valigia.
Cosa sarebbe successo se l’America, la Germania e tutti i Paesi che in quegli
anni erano meta per gli emigranti italiani avessero impedito ai nostri genitori
di entrare? Cosa sarebbe successo se tutti quegli italiani per il solo fatto di
entrare in terra straniera, temporaneamente senza un lavoro, fossero stati
accusati del reato di immigrazione clandestina?
Questo è quanto avviene in Italia dal 1998, anno in cui i “cari” Bossi e
Fini si fecero promotori, durante il Governo Berlusconi, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, poi più volte rimaneggiato.
La tragedia di Lampedusa di questi giorni riporta sotto i riflettori l’annoso
problema dell’immigrazione con tutte le sue problematiche e contraddizioni .
L'attuale normativa italiana sull'immigrazione è
entrata in vigore il 10 settembre 2002 nel corso del secondo governo Berlusconi.
Da allora, per tutti questi anni, numerosi sono stati
i richiami da parte del Consiglio d'Europa e degli organismi internazionali,
avendo la detta legge sortito l'esatto effetto contrario di quanto suggerito
dall'Unione Europea che chiede politiche di integrazione.
Ma i Governi di centrodestra, del tutto sordi a questi
richiami, sono tornati all’attacco con l’adozione nel 2008 del c.d. “Pacchetto
sicurezza” che ha addirittura inasprito le pene e ne ha introdotte di nuove
rispetto all’originaria legge Bossi-Fini, già di per sé molto restrittiva nei
confronti dei migranti.
Non va dimenticato che queste persone non sono immigrati
clandestini, sono profughi richiedenti
asilo, un diritto in base al
quale una personaperseguitata nel
suo paese d'origine può essere protetta da un'altra autorità sovrana.
LaDichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo riconosce il diritto d'asilo all'art. 14 come diritto
di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
Hanno dunque diritto di asilo i
"rifugiati". Quello di "rifugiato" è uno status riconosciuto,
secondo il diritto internazionale (art. 1 della Convenzione di Ginevra del 1951),
a chiunque si trovi al di fuori del proprio paese e non possa ritornarvi a
causa del fondato timore di subire violenze o persecuzioni.
In Italia il diritto di asilo è anche
garantito dall’art.10 comma 3 della Costituzione.
Chi scappa dalla miseria, dalla fame, dalla guerra, dalla morte non può
essere considerato illegale.
Come ha opportunamente ricordato il Sindaco di Lampedusa, “A causa della
legge Bossi – Fini, i pescherecci che provano ad aiutare gli immigrati vengono
indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
A causa di questa assurda legge, chiunque aiuti degli immigrati ad
approdare sulle nostre coste, anche al solo fine di trarli in salvo, rischia di
essere iscritto nel registro degli indagati con l’accusa
di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questo lo sanno
bene i proprietari dei pescherecci di Lampedusa.
Occorre rivedere sicuramente il sistema basato sulla
c.d. Convenzione di Dublino.
Tale regolamento infatti stabilisce il principio per
cui lo Stato membro responsabile dell'esame dell'istanza di asilo,
indipendentemente da dove la stessa sia stata presentata, è quello in cui è
avvenuto l'ingresso, regolare o meno, del richiedente asilo.
È chiaro che, a causa della sua posizione geografica
l’Italia è, più di ogni altra nazione europea, la prima meta di approdo per
tutti i Paesi del Nord Africa e per forza di cose la richiesta di asilo viene
inoltrata presso la prima prefettura in cui il migrante viene condotto. In questo
modo l’Italia si trova, più di ogni altra Nazione Europea, ad affrontare il
problema delle migliaia di richieste di asilo che vengono inoltrate presso le
nostre prefetture.
In realtà, la maggior parte dei migranti che perdono la vita sulle nostre
coste non ha la benché minima intenzione di rimanere nel nostro Paese, così
come non hanno intenzione di rimanere le altre migliaia che riescono ad
arrivare sani e salvi per poi essere condotti nei centri di accoglienza. Ma a
causa del sistema normativo europeo, molti sono costretti a restare in Italia,
nei C.A.R.A. (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) o peggio ancora nei
C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione, in realtà dei veri e propri
lager) in attesa di riconoscimento, rimanendo intrappolati nelle maglie della
Convenzione Dublino, che non permette a chi entra in Italia di passare ad altri
Paesi. E nel frattempo viene aperto un fascicolo a loro carico da parte della
Procura per il reato di immigrazione clandestina.
Ma la legge Bossi-Fini contiene delle assurdità non solo dal punto di vista
penale ma anche da quello civile e amministrativo. Basti pensare che un
cittadino extracomunitario che si trovi nel suo paese di origine, per poter
entrare in Italia e soggiornarvi, deve essere già in possesso di un contratto
stipulato con un datore di lavoro che presumibilmente non lo ha mai conosciuto.
Si tratta di una legge che lede i diritti inviolabili della persona sotto
tutti gli aspetti.
E' chiaro che questa Legge va rivista e sostituita al più presto.
Ma sarebbe ora che non solo l’Italia, ma l’intera Unione Europea si assumesse
le proprie responsabilità.
Scandali
Internazionali, libertà, segretezza e altre ”sciocchezze”
Perfino
George Orwell nel suo capolavoro
“1984” (scritto nel 1948) lo diceva: “Big Brother is watching you”
(Trad.: il grande fratello ti osserva).
Oggi, nel
2013, ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi scandali dell’era Obama:
Datagate.
Edward Snowden, tecnico ex dipendente della CIA, ha rivelato al
mondo intero che l’America è in grado di spiare, e stando alle sue
parole lo avrebbe già fatto, ogni
singolo momento della vita di ogni cittadino americano, diplomatici e capi
di Stato europei.
Venendo
alla nostra Italia, l’articolo 15 della Costituzione è chiaro:
“Art. 15. La libertà e la
segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato
dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”
Una società che si dice “evoluta” come la nostra dovrebbe garantire
i diritti inviolabili,tra cui libertà e segretezza della corrispondenza, di
ognuno di noi, ma, paradossalmente, viviamo in una società oppressa dai
grandi poteri che ci governano.
Di certo non ogni male vien per nuocere. Le intercettazioni, che
avvengono per conto della Magistratura, hanno permesso di trovare i
colpevoli di innumerevoli crimini ed hanno permesso di sventare attacchi
terroristici (soprattutto in America). Il problema sorge nel momento in cui
questi dati sono usati per fini privati e utilitaristici( ricatti,attacchi
ecc.).
Ma
allora la domanda sorge spontanea: E’ giusto essere spiati in nome della
sicurezza o è meglio che i cittadini agiscano nella più totale segretezza?
In realtà, la questione può essere affrontata con criterio.
Sicuramente, le intercettazioni sono servite a salvare migliaia di vite da
attacchi terroristici, o a consegnare alla giustizia svariati criminali; ma
è ovvio che le intercettazioni
debbano essere sottoposte ad un rigido regolamento che tuteli la privacy di
ogni cittadino che si consideri libero.
Dall'insediamento
della Giunta Caroli, oramai, Piazza Plebiscito e Corso Garibaldi vivono una
situazione di caos totale, dovuto alla scorrettezza di tanti cittadini.
Anni fa,
l'Amministrazione Federico, rendendosi conto della difficoltà dei Vigili Urbani
a gestire l'ordine pubblico, per carenza di personale, decise di risolvere il
problema parcheggi in divieto di sosta
per le vie del centro, acquistando fioriere che, oltre ad abbellire questi
luoghi, non permettevano agli automobilisti indisciplinati di parcheggiare in
prossimità della piazza e del corso. Una soluzione semplice, ma di grande
effetto.
Con la nuova
Amministrazione, invece, si assiste ad un cambio di rotta: infatti, a qualcuno
è venuto in mente di togliere quegli arredi, portandoli chissà dove,
ripristinando la vecchia situazione. Chissà perché... forse qualcuno voleva
parcheggiare proprio nel corso o in piazza?
Poco tempo fa,
il Comandante dei Vigili Urbani ha affermato, con un articolo sulla stampa locale,
che le unità a sua disposizione sono poche e che la situazione nelle vie del
centro è diventata, ancora una volta, ingestibile.
Ci auguriamo
che qualcuno della maggioranza abbia letto quell'articolo o, perlomeno, che
possa leggere questo, affinché ripensi alle fioriere e alla loro utilità. Buon
lavoro, Sindaco!
Il gravissimo
fenomeno della violenza contro le donne, ha vissuto, in questi ultimi anni, una
crescita che, definire preoccupante, è davvero riduttivo. I femminicidi, cioè
l’uccisione come esito di violenza subita nell’ambito di una relazione
d’intimità, sono una forma di violenza che accomuna tristemente moltissime
donne.
In Italia, nel
2012, sono morte 124 donne a causa della violenza maschile, ed in questi mesi
del 2013, sono già più di 100 le donne uccise.
Queste morti
annunciate vengono spesso etichettate come i soliti delitti passionali, fatti
di cronaca nera, liti in famiglia; senza mai considerare che il problema ha
radici sociali e culturali ben più profonde. Questa impennata nelle percentuali di donne uccise, deriva,
infatti, da una crisi profonda vissuta dagli uomini dei nostri tempi, che
stentano ad accettare, oltre che temere,
l'emancipazione femminile ed il ruolo diverso assunto dalla donna del
nuovo millennio, rispetto a quello che la vedeva come “angelo del focolare”.
Oggi, sono
ancora troppo poche le donne che denunciano la violenza domestica: a volte per
paura; a volte per l'illusione derivata dalla promessa che “quella sarebbe
stata l'ultima volta”; a volte perché le donne non sanno a chi rivolgersi.
E' per questa
ragione che bisogna dire BASTA ad
ogni forma di discriminazione e di violenza posta in essere contro le donne.
Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se
stesse, e non quelle che gli uomini o la società vorrebbero che fossero.
Le Donne e,
soprattutto, gli Uomini di Sinistra Ecologia Libertà del circolo Peppino
Impastato di Ceglie Messapica, sono impegnati affinché la nostra città sia
orgogliosamente contro la violenza maschile verso le donne.
Per questo
aderiscono alla campagna 365 giorni NOalla violenza contro le donne.
Abbiamo
intenzione di chiedere al Consiglio Comunale
di aderire a questa campagna, rivolta soprattutto, agli uomini, che
coinvolge tantissimi comuni italiani (hanno già aderito i Comuni di Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma,
Venezia e molti altri). Saremo, inoltre, promotrici e promotori di
atti e iniziative per affermare una cultura di rispetto dei diritti e della
persona, diffondendo principi, idee, valori che accompagnino concretamente il NO alla violenza.
Le donne e gli uomini di
Sinistra Ecologia Libertà
L’esistenza delle coppie di fatto è ormai una realtà consolidata
e accolta da chiunque, perfino il più tradizionalista ne sostiene, la validità
almeno come esperimento pre-matrimoniale.
Le ragioni della scelta sono diverse e personali, ma in tutte si
può leggere un provvidenziale declino dell’idea classica famiglia a favore di
un nuovo tipo di unione, più elastico, ma di certo non meno solido.
La chiave di lettura è “la scelta”, e questo genere di scelte,
dovrebbero, in uno stato di diritto essere tutelate e riconosciute, già
nell’articolo 2 della costituzione, la Repubblica riconosce e le garantisce le
formazioni sociali.
« La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale. »
I problemi che
due conviventi devono affrontare sono tristemente legati allo stato di disagio
o di bisogno che la vita spesso presenta, non
si può, per esempio, autorizzare un intervento medico urgente e rischioso,
chiedere permessi di lavoro se il partner si ammala e se uno dei due conviventi muore e la casa in comune era di sua proprietà, questa spetta agli
eredi legittimi del defunto; il convivente potrà continuare ad abitarci solo se
l'altro lo aveva disposto con testamento in suo favore.
Molti paesi europei riconoscono le coppie di fatto e
garantiscono loro diritti che li equiparano alle coppie sposate, in Italia solo
alcune regioni stanno istituendo dei registri
anagrafici delle unioni civili, tentando di supplire alla mancanza di una
regolamentazione nazionale.
La strada è ancora lunga, solo in questi giorni gli aggettivi
“naturale e legittimo” vicini al nome “figlio” sono finalmente scomparsi,
ridando dignità alla parola naturale, che solo in questo caso prendeva
un’accezione negativa, uguagliando tutti i figli sia quelli nati all’interno di
un matrimonio che quelli nati al di fuori, in pratica fino a ieri un figlio
naturale, doveva non solo sorbirsi il peccato originale di tipo religioso, ma
anche il peccato laico.
Arriva l’estate anche a
Ceglie Messapica e, come ogni estate, arrivano i problemi di genere
igienico-sanitario nelle vie del centro urbano.
Ormai da
anni piazza Plebiscito è diventata il
luogo di incontro di tanti giovani, meno giovani e dei turisti, che vivono
questo luogo per bere qualcosa di fresco nelle torride sere d’estate, per
gustare i prodotti tipici presenti nelle numerose trattorie, passeggiare e
scambiare quattro chiacchiere con gli amici, magari osservando con stupore
la splendida torre del castello, anche se rischia di crollare.
Le piazze
altro non sono che il salotto elegante di una città, il biglietto da visita
per i turisti, il luogo storico capace di far vivere ogni giorno nuove
sensazioni. Utopia per Ceglie?
Forse sì,
visto che la nostra Piazza Plebiscito, il nostro Orto Nannavecchia, il
nostro Largo Osanna, vivono una
situazione indecente: sono sporchi, puzzano, fuoriescono le blatte dai
tombini di scolo dell’acqua e anche qualche ratto.
Possibile
che il Sindaco, Luigi Caroli, qualche Assessore, Consigliere Comunale o il
Presidente del Consiglio, Nicola Ciracì, non si siano accorti di tutto
questo?
Saranno
ciechi e sordi, ma questa Amministrazione a ha pure problemi di olfatto!
Il circolo
di Sinistra Ecologia Libertà, Peppino Impastato, di Ceglie Messapica, chiede
al Sindaco di prendere immediatamente dei provvedimenti, visto che siamo già
in estate e i turisti girano già per
le vie della nostra magnifica cittadina. Oltre ai turisti, ci sono sempre
tanti giovani cegliesi che vivono questi luoghi e sarebbe giusto fare tutto
ciò anche per loro .
Sindaco
Caroli, la soluzione esiste: basta far lavare le piazze e il problema si
risolve!
Non
è sufficiente prendere provvedimenti solo dopo aver letto le lamentele del
partito all'opposizione sui social network: la pulizia del centro storico e
delle strade cittadine, deve essere una pratica che si applica sistematicamente
per garantire alla città un minimo di civiltà e permettere ai turisti di
apprezzare le bellezze del nostro territorio, in modo tale da garantire un
ritorno economico durante questo periodo di profonda crisi.
Da molto tempo a questa
parte, rimbomba nel paese una questione divenuta ormai urgente: quella inerente
l'acquisizione della Torre del Castello.
Come
oramai noto, tempo fa, i consiglieri di centrosinistra Trinchera, T.
Argentiero, R. Argentiero e Gianfreda, proposero in Consiglio Comunale
l’acquisizione della suddetta. Essa versa, infatti, in condizione di parziale
degrado e necessita di una immediata messa in sicurezza, soprattutto della
merlatura che non risulta ingabbiata come il resto della struttura. Come è
visibile in foto, i tiranti in ferro installati parecchi anni fa, sono
consumati, ormai non svolgono appieno la loro funzione e rischiano
letteralmente di scoppiare da un momento all’altro. Vista la notevole altezza
della Torre, circa 34 mt, le conseguenze di un ipotetico crollo sarebbero
tragiche.
Vista
l’urgenza, perché l'Amministrazione di centro-destra non provvede? La mancanza
di fondi? Assolutamente no! E’ risaputo che, gli attuali comproprietari della
Torre, sono debitori verso il comune di Ceglie Messapica della somma di circa
700.000,00 € e, dopo varie perizie, l’attuale valore della struttura di epoca
Normanna è pari a 448.561,88 €. Perciò,
chi ci amministra non deve sostenere un immane sforzo economico, ma
semplicemente venire in possesso di parte del credito vantato. Cosa blocca
allora il PDL cegliese? Perché non agisce? Forse una vecchia amicizia vale più
dell’incolumità dei cittadini cegliesi? E i 700.000,00 € di credito che il
Comune vanta? Risolviamo questa situazione, rendendo
la nostra amata Torre la vera protagonista del nostro bellissimo paese!
Nell’ormai
lontano 2005, a Ceglie Messapica si insediava l’Amministrazione Federico,
quest’ultima, nei successivi 5 anni, ha sempre promosso programmazioni di
CeglieEstate ricche di eventi, basti citarne alcuni rinomati come La Ghironda o
il Puglia Food & Wine Festival. Inutile ricordare come, grazie a questi
ultimi, il nostro paese pullulava di gente, in gran parte
turisti. Naturalmente,
l’opposizione di centro-destra di quegli anni, non mancava di criticare
costantemente i vari eventi, accusando l’Amministrazione Federico di elevato
dispendio economico.
Nel
2010 la situazione si è ribaltata: il centro-destra ci governa da tre anni e
continua a proporre ogni anno CeglieEstate, seguendo le orme dei loro
predecessori.
Fin
qui nulla di strano. Tranne un dettaglio, e che dettaglio!
I
costi dei CeglieEstate da loro promossi fin ora, raggiungono cifre ammontanti
al doppio rispetto a quelle
spese dalla vecchia Amministrazione Federico. Ultimo, in ordine di tempo,
quello presentato qualche giorno fa, che supera la “modica” cifra di 300.000,00
€ .
Quel
centro-destra che, anni fa, puntava il dito e digrignava i denti contro i
ragionevoli costi di gestione sostenuti dal centro-sinistra, oggi si prende il
lusso di spendere cifre enormi.
Non
viene messa in discussione la qualità degli eventi proposti, ma nel 2013, in un
paese quale Ceglie, una cifra superiore a 300.000,00 € risulta essere parecchio
esagerata, soprattutto se si guarda alle spese da sostenere nell'immediato
futuro: a Settembre, infatti, l’Amministrazione di centro-destra aumenterà
notevolmente i tributi da riscuotere dai cittadini, partendo dalla nuova TARES.
Come
si dice? Il centro-destra predica bene ma razzola male…
Facciamo il punto sugli impegni per la riqualificazione della nostra
struttura ospedaliera, dal Centro Risvegli alla Residenza Socio Assistenziale,
dall' Ospedale di Comunità all' Ospedale Psichiatrico Giudiziario.
Intervengono:
PINO ROMANO - Capogruppo PD Regione Puglia
TONI MATARRELLI - Deputato SEL
ANTONIO MACCHIA - Segretario Funzione Pubblica CGIL
Ancora una volta la nostra città paga un prezzo salato per aver consegnato nel 2010 il governo cittadino al centrodestra di Ciraci e di Caroli. Dopo il fallimento della Giunta Magno e della Giunta Annese adesso è la volta della Giunta Caroli, a distanza di tre anni il centrodestra cegliese, oggi non è più nelle condizioni di poter amministrare, assessori che lasciano, giunte che vengono azzerate, maggioranze che si sfaldano e che cambiano.
E’ accaduto infatti che i 12 consiglieri comunali pidiellini non trovano più l’accordo per poter garantire una corretta gestione della macchina amministrativa. Oggi a dar manforte ad una maggioranza che non esiste oramai più, ci hanno pensato i consiglieri comunali dell’Udc e della Lista Magno, il Sindaco Caroli da oggi sarà sostenuto e tenuto in sella da quei consiglieri comunali che sino a ieri erano all’opposizione insieme al centrosinistra.
Siamo di fronte ad un film oramai visto, continuano le puntate, cambia qualche comparsa ma gli attori principali e la trama è sempre la stessa.
A guidare la città sono sempre loro, quelli che erano alleati e traditori con Magno, quelli che erano traditori e alleati con Annese. Sono sempre gli stessi e con loro troviamo sempre lo stesso centrodestra che ancora una volta sta affossando la nostra città. Una città oramai abbandonata a se stessa, prigioniera purtroppo degli scontri di potere tra le varie anime del PDL che nel 2010 avevano promesso agli elettori una Ceglie migliore ma che oggi sta subendo un pesante saccheggio. I consiglieri comunali del centrosinistra coerenti con i 3 anni di attività amministrativa continueranno a svolgere con trasparenza la propria azione a difesa della legalità e del buongoverno vigileremo dall’opposizione per evitare il peggio .
Ribadiamo che il nostro progetto politico per il governo della città era ed è alternativo a questo centrodestra e a quanti attraverso il loro trasformismo di volta in volta sosterranno questa o quella parte. Ceglie e i cegliesi hanno bisogno di aria nuova, di forze sane e pulite che possano ridare speranza a quanti ancora oggi hanno un minimo di fiducia nel cambiamento per fermare il declino, il nostro impegno sarà soltanto verso quella direzione il resto non ci appartiene.