lunedì 18 febbraio 2013

Il diritto di vivere in una società libera: la legalità



La lotta alle mafie e alla corruzione deve diventare una chiave di lettura dei  processi sociali e non essere solo un capitolo delle politiche di sicurezza. Essa è parte di un progetto di società che propone una riforma sociale e morale del Paese.
La lotta alle mafie e alla corruzione è parte essenziale di un grande e forte progetto di ricostruzione dei  diritti sociali e delle politiche pubbliche.
Trasparenza, legalità, rigore etico sono le condizioni che danno credibilità all’azione delle istituzioni e delle  forze politiche e rendono possibile una profonda riforma sociale e morale del Paese.
Solo in questo quadro potranno avere efficacia le diverse politiche di sicurezza. Per questo noi poniamo al primo punto del nostro programma sulla legalità il contrasto ai capitali e ai patrimoni dei corrotti e dei mafiosi per un loro riutilizzo sociale. In questo senso raccogliamo e facciamo nostra la proposta avanzata dall’Associazione Libera per un forte rilancio della Legge La Torre e per una effettiva utilizzazione a scopo sociale dei beni confiscati.
Riteniamo del tutto inadeguata l’attuale legge anticorruzione, nella quale mancano i capitoli decisivi del falso in bilancio e dei reati di auto riciclaggio e corruzione tra privati. Per non parlare delle pene previste e dei termini di prescrizione rimasti gli stessi della legislazione precedente e che possono addirittura risultare più favorevoli di prima per i corrotti.
Noi proponiamo di rendere immediatamente pubblica l’anagrafe patrimoniale dei rappresentanti delle istituzioni e il bilancio elettorale delle liste e dei candidati.
Le istituzioni dovranno essere parte attiva nella lotta ai raket, scegliendo di sostenere le imprese, gli imprenditori e i cittadini che hanno collaborato denunciando estorsori e usurai. Proponiamo la riscrittura dell’articolo 416 ter riguardante il reato di voto di scambio politico mafioso e per tutti i reati di mafia riteniamo che la soglia di incandidabilità debba essere il rinvio a giudizio.
Consideriamo indispensabili la riduzione dei tempi di pagamento delle stazioni appaltanti, il contrasto alla pratica del massimo ribasso, l’istituzione di stazioni uniche appaltanti specializzate e prive della presenza di amministratori pubblici.
Un ruolo centrale per il recupero del senso di legalità, per l’apprendimento e il rispetto delle regole del vivere sociale, per il rafforzamento della coesione e il contrasto ai fenomeni di devianza e di marginalità
è senz’altro quello della scuola pubblica e dei luoghi formazione di una coscienza democratica.

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