Il patrimonio musicale italiano
va considerato come un vero e proprio sistema composto da artisti, case
discografiche, produttori, distributori, organizzatori e istituzioni, come
accade da molti anni in altri paesi europei. Un sistema musicale basato sulla
valorizzazione sostenibile delle risorse materiali e immateriali del Paese, che
coinvolga sia la sfera artistica e culturale, sia la capacità imprenditoriale
ed organizzativa dei soggetti produttivi.
Vogliamo realizzare:
- Un articolato intervento legislativo per potenziare e consolidare la presenza e la competitività del “Sistema Musicale Italia” nei mercati nazionali ed esteri;
- riconoscere la produzione discografica come bene culturale e non di lusso, ponendo in sede EU la riduzione dell’iva al 4% al pari ad esempio delle produzioni letterarie;
- Aumentare la quantità e la qualità degli spazi per la musica dal vivo con incentivi che favoriscano la realizzazione, su scala urbana o metropolitana, di strutture adeguate come il Parco della Musica di Roma, il Barbican Center di Londra o la Cité de la Musique di Parigi;
- Istituire un fondo per la ricerca e lo sviluppo dedicato ai giovani talenti con incentivi premianti per la loro programmazione su radio/tv;
- Inserire nei programmi di promozione del Made in Italy anche il prodotto musicale, attraverso la partecipazione a fiere, eventi internazionali ecc.
- Innovazione tecnologica del sistema musicale con strumenti finanziari e legislativi mirati alle imprese che intendano investire nel passaggio al digitale e innovare il prodotto culturale;
- Integrante dei programmi didattici facendo della musica uno dei pilastri della formazione e creando un fondo per facilitare l’acquisto di strumenti musicali per i più giovani
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